Il primo rapporto di cui si è a conoscenza, redatto nel 1927 dal maresciallo maggiore dei carabinieri Paolo Bordonaro, che descrive la mafia come un’unica grande organizzazione con i suoi ‘rappresentanti’ in tutta la Sicilia e non solo come una mentalità o un comportamento, è racchiuso nel libro Lotta alla mafia siciliana, scritto da Diego Scarabelli.
Il documento, che getta luce su alcune dinamiche criminali mafiose ignorate o poco indagate dal punto di vista storico, è frutto di un intenso lavoro di indagine.
Bordonaro, nato a Solarino in provincia di Siracusa, trascorre la maggior parte della sua carriera in Sicilia con l’obiettivo di restituire la Sicilia ai siciliani ed eliminare una volta per tutte le pesanti ingerenze della mafia.
Nel 1926 è al comando della locale stazione dei carabinieri di Sommatino, in provincia di Caltanissetta. Nel 1927 Bordonaro dalla correlazione di alcuni dati emersi, fornisce un quadro preciso dell’agire mafioso e dei suoi esecutori e mandanti.
La sua azione è un successo, tanto che nel gennaio 1931 la Corte d’Assise di Caltanissetta condanna 122 mafiosi con pene che in totale raggiungono 6 ergastoli, 1748 anni – 5 mesi e 24 giorni di reclusione. E’ un primo grande maxiprocesso cui seguono rilevanti condanne e un importante passo avanti nella lotta alla mafia.
Bordonaro la paragona a “un mostro marino, dal corpo della balena e dalla malvagità del pescecane”. A suo dire, la mafia non solo è un qualcosa di pericoloso e mortale, è anche estesa e presente in tutta l’isola.
Nonostante i risultati positivi e le sue importanti indagini, la figura di Bordonaro e le sue scoperte vengono dimenticate. Il maresciallo Bordonaro si spegne a Solarino il 23 gennaio 1974.
Il suo ‘processo verbale‘ e le sue scoperte, racchiuse oggi nel libro Lotta alla mafia siciliana, a distanza di decenni sono riprese e apprezzate da studiosi e membri delle istituzioni.
Nell’Introduzione al libro, Nando della Chiesa scrive: “Un ritratto della mafia che arriva dai primi decenni del Novecento, e che riemerge grazie a Diego Scarabelli dagli archivi storici dell’Arma. Un documento che ci consegna, con la fresca potenza della testimonianza diretta, un’immagine immediata e sconvolgente del fenomeno mafioso nell’Italia liberale e fascista in provincia di Caltanissetta e Agrigento, di Palermo e Trapani, di Enna, Ragusa e Catania. Autore è un maresciallo dei Carabinieri Reali, Paolo Bordonaro, che con un ‘processo verbale’ redatto nel 1927 sotto il prefetto Mori affianca e integra con grande efficacia le conoscenze trasmesse nel tempo da altri esponenti delle forze dell’ordine. Omicidi e furti di cavalle e di mule, estorsioni e rapine, intimidazioni e omertà, raccontano la storia quotidiana di un potere allora incontrastato, ramificato, violento, più forte spesso di quello dello Stato. Pagine che destano curiosità del passato, ma che fanno riflettere sull’oggi”.
Diego Scarabelli è un ricercatore e analista politico-economico che ha frequentato corsi specialistici a livello graduate in Italia, Irlanda, Gran Bretagna, Stati Uniti e Corea del Sud. Ha inoltre effettuato ricerche specifiche sulle politiche di difesa e di sicurezza. Nel 2014 presso lo University College London (UCL) ha conseguito il PhD in Studi Italiani con focus sulle istituzioni e sul crimine organizzato. Durante il PhD è stato Visiting Assistant Researcher alla Yale University. Ha partecipato ad esperienze come ricercatore in numerosi centri studi e istituzioni in molti paesi esteri tra cui Norvegia, Serbia, Germania, Francia, Olanda e Stati Uniti. Ricercatore su politiche cyber presso lo IASPP di Milano.Il libro Lotta alla mafia siciliana è reperibile in formato ebook sul sito Amazon all’indirizzo:
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