Figure di spicco della Nato Training Mission-Iraq (NTM-I) e alte autorità nel campo dell’addestramento dei ministeri della difesa, degli interni e di altre agenzie di sicurezza irachene hanno condotto la quinta riunione del Joint Committee for Future Training (JCFT), presso la sede della missione addestrativa della Nato a Baghdad. (Da sinistra: ambasciatore Alaa Abdul al-Hashemi, generale di divisione Ezzat Noel Aziz, generale di divisione Giovanni Armentani, generale di corpo d’armata Robert L. Caslen Jr., generale di divisione Abbas Mohamed Fizzaa e Hamza Shareef Hasan. – Foto a cura di NTM-I)
Il vice comandante della NTM-I, il generale di divisione italiano Giovanni Armentani, ha aperto i lavori presentando ai convenuti il comandante della NTM-I, recentemente nominato, generale di corpo d’armata statunitense Robert L. Caslen jr., e i propri co-presidenti del comitato, i generali di divisione iracheni Abbas Fizzaa, rappresentante del Ministero della Difesa, ed Ezzat Aziz, rappresentante del Ministero dell’Interno.
Tra gli ospiti d’onore anche il direttore generale del National Security Advisory, Hamza Hasan, e l’Ambasciatore a capo dell’Europe Department del Ministero degli Esteri, Alaa al-Hashemi.
Il Comitato, durante la riunione, ha preso in esame i risultati conseguiti grazie alla cooperazione tra NTM-I e Forze di Sicurezza irachene. Da evidenziare i corsi di Training Management e Training Standards Authority effettuati, che mirano alla preparazione di ufficiali, di grado elevato, alla gestione di un approccio integrato all’addestramento e alla formazione militare, nonché l’imponente numero di poliziotti (circa 11.000 unità) della Iraqi Federal e Oil Police addestrati dalla componente dei Carabinieri in seno alla NTM-I.
È stato inoltre sottolineato come gli istruttori iracheni formati dalla NTM-I, ai vari livelli, siano ora sempre più in grado di condurre autonomamente attività addestrative.
Le attività e i corsi condotti a favore di personale iracheno al di fuori del Paese in scuole, centri di addestramento e di eccellenza della Nato, per cui sono stati stabiliti priorità e requisiti, hanno costituito uno degli argomenti principali di discussione.
Il Comitato ha poi concordato all’unanimità sull’importanza di avviare al più presto i lavori del Joint Training Coordination Cell, un organismo già approvato dal Primo Ministro iracheno, che si occuperà di tutte le esigenze correlate all’approntamento di corsi.
Il generale Caslen ha ringraziato nel suo intervento tutti i partecipanti e, in particolare, il suo vice comandante, il generale Giovanni Armentani, per l’impeccabile organizzazione dell’evento che ha rappresentato un’ulteriore prova della comune volontà dell’Iraq e della Nato di migliorare la sicurezza del Paese.
“Io vi garantisco che la NTM-I – ha aggiunto il generale Caslen – rimarrà risoluta in questo impegno. Per i prossimi due anni la NTM-I avrà consulenti e mentor nell’Ufficio del Primo Ministro e nei ministeri della Difesa e dell’Interno, permettendoci così di fornire un migliore supporto allo sviluppo delle Forze di Sicurezza irachene”.
La prossima riunione del JCFT è stata programmata per gennaio 2012.
La Nato Training Mission in Iraq (NTM-I) si è insediata sul suolo iracheno il 14 agosto 2004 in seguito alla richiesta del Governo iracheno ad interim, formulata nel quadro della risoluzione n. 1546 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
L’obiettivo della Missione è quello di assistere il Governo nazionale iracheno nello sviluppo della struttura addestrativa delle proprie forze di sicurezza in modo da costruire, per il futuro, un sistema efficiente ed autonomo che aderisca ai bisogni della nazione.
La NTM-I non è una missione di combattimento ma bensì una missione addestrativa, posta sotto il controllo politico del Consiglio del Patto Atlantico (NAC), il cui obiettivo operativo consiste essenzialmente nell’addestramento e nel mentoraggio.
Le attività della missione sono coordinate con le autorità irachene e con il generale vice comandante dell’“Advising and Training” delle forze statunitensi in Iraq, il quale è nel contempo comandante della NTM-I.
La NTM-I fornisce consiglio e supporto al Ministero della Difesa, all’Università degli Studi Militari della Difesa, all’Istituto Alti Studi Militari, alla Scuola di Guerra ed all’Istituto Linguistico della Difesa, nonché ad altre istituzioni nella capitale.
Ulteriori attività di cooperazione della Nato in Iraq sono i corsi specialistici al di fuori della nazione nelle scuole della Nato e l’addestramento della Polizia Federale irachena e della Oil Police, curato dai Carabinieri italiani.
Attualmente la NTM-I è composta da una rappresentanza di 14 Paesi della Nato e aderenti al Partenariato per la Pace: Albania, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Gran Bretagna, Italia, Lituania, Olanda, Polonia, Romania, Stati Uniti, Turchia, Ungheria, e Ucraina (quest’ultimo appartenente al Partenariato per la Pace).