A Roma, mercoledì 27 gennaio, alle ore 10, presso il Senato della Repubblica (Palazzo Giustiniani – Sala Zuccari) si aprirà “l’Alto Simposio internazionale contro la radicalizzazione e gli estremismi. Come promuovere la pace attraverso il dialogo interreligioso”.
L’evento è promosso dalla Fondazione azera Nizami Ganjavi International Center (NGIC), in collaborazione con la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI).
L’iniziativa risponde alla duplice esigenza di approfondire il quadro delle attuali minacce alla sicurezza internazionale, e promuovere un maggiore impegno contro ogni forma di radicalizzazione ed estremismo, anche alla luce dei recenti attacchi terroristici in Europa e nei Paesi del Mediterraneo.
I lavori saranno aperti dal presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso. Nella cerimonia di apertura interverranno, inoltre, anche il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente della SIOI Franco Frattini e numerosi Capi di Stato e di governo stranieri, in carica o cessati dal mandato, tra cui Rosen Plevneliev, Presidente della Repubblica di Bulgaria, Gjorge Ivanov, Presidente della Repubblica di Macedonia, Vaira Vike-Freiberga, già Presidente della Lettonia e Co-Chair del NGIC, Emil Constantinescu, già Presidente della Romania, Bronislaw Komorowski, già Presidente della Polonia, Ivo Josipovic, già Presidente della Croazia e Paul Bhatti, già Ministro del Pakistan per l’Armonia Nazionale.
Saranno presenti, inoltre, anche il Segretario generale della Farnesina Michele Valensise e alti esponenti del mondo religioso, accademico e culturale tra cui – Monsignor Paul Tighe, Segretario aggiunto del Pontificio Consiglio della Cultura, Ismail Serageldin, Direttore della Biblioteca di Alessandria e Co-Chair del NGIC, e Abdulaziz Altwaiji, Direttore generale dell’ISESCO (Organizzazione Islamica per l’Educazione, la Scienza e la Cultura).
Nel pomeriggio del 27 gennaio, alle ore 17, le personalità del Simposio saranno ricevute al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
I lavori proseguiranno giovedì 28 gennaio presso il Grand Hotel de la Minerva.
Promotori dell’incontro
SIOI – La Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI) è un Ente non a scopo di lucro, a carattere internazionalistico, che opera dal 1944 sotto la vigilanza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale. È l’Associazione italiana per le Nazioni Unite, membro fondatore della “Federazione Mondiale delle Associazioni per le Nazioni Unite” (WFUNA) e della “Unione Internazionale delle Accademie Diplomatiche”. Ha la sua sede centrale a Roma a Palazzetto di Venezia.
La SIOI ha tra le sue finalità istituzionali la formazione diplomatica e internazionale, la ricerca e l’informazione sui temi dell’organizzazione internazionale, delle relazioni internazionali ed europee, della cooperazione internazionale e della tutela internazionale dei diritti umani.
Il Presidente della SIOI è Franco Frattini, già Ministro degli Affari Esteri.
Il Presidente Onorario è Giorgio Napolitano, Presidente Emerito della Repubblica Italiana.
NIZAMI GANJAVI INTERNATIONAL CENTER – Il NGIC è un Centro fondato a Baku, in Azerbaijan, il 30 settembre 2012, con il patrocinio di una commissione internazionale di cui fanno parte una serie di personalità internazionali altamente rispettate e riconosciute che mettono a disposizione a titolo gratuito il loro tempo e la loro esperienza per lo sviluppo e la promozione del dialogo e della tolleranza interculturale e interreligosa.
L’High Level Plenary Meeting del Centro è solito raccordarsi durante l’anno con decine di accademici provenienti da 60 paesi di tutto il mondo – anche attraverso eventi come quello che si tiene a Roma – in modo da raccogliere riflessioni e idee che possano permettere alla NGIC di elaborare raccomandazioni alla comunità internazionale contro ogni forma di estremismo e violenza, richiamando anche alle responsabilità dei leader di tutto il mondo.
Da tre anni si tiene a Baku, in Azerbaijan, il “Baku Forum”: appuntamento annuale cui vengono invitati a prendere parte Capi di Stato e di governo in carica di tutto il mondo per contribuire alla stesura del “position paper” contenente le raccomandazioni.
La discussione si incentra su questioni globali di attualità, tra cui etniche e altri conflitti, minacce terroristiche, sviluppo della democrazia, istruzione, ambiente, sicurezza energetica, dialogo interreligioso, e ruolo delle donne nel mantenimento della pace.