È stato inaugurato oggi, 9 settembre, a Trento presso Le Gallerie di Piedicastello, il progetto espositivo “Paesaggi di guerra. Il Trentino alla fine della Prima guerra mondiale”, che resterà in esposizione fino al 31 dicembre.
I protagonisti sono i luoghi che tra il 1915 e il 1918 furono sconvolti dai bombardamenti e dai combattimenti.
Si tratta di una iniziativa della Rete Trentino Grande Guerra che tra 2010 e 2011 ha previsto la realizzazione di dodici diverse mostre fotografiche che si sono alternate su tutto il territorio provinciale, ciascuna dedicata ad un preciso ambito geografico.
I 26 allestimenti realizzati in tutto il Trentino hanno coperto la linea di quello che un tempo era il fronte italo-austriaco. Da Vermiglio e Dimaro alle Valli Giudicarie e alla Valle di Ledro, dall’Alto Garda a Mori, da Rovereto alle Valli del Leno, da Luserna alla Valsugana e al Tesino, dal Vanoi a Paneveggio, le mostre hanno riproposto l’immagine di distruzione che si presentò ai trentini al loro ritorno dall’esilio e dalla guerra.
“Paesaggi di guerra” è un progetto coordinato dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto ed ha preso avvio nell’estate del 2009 con la collaborazione di referenti specifici per ogni ambito, che hanno partecipato a tutte le diverse fasi della realizzazione di mostre e catalogo.
Il progetto si avvia ora alla sua fase conclusiva, con l’ultima mostra in allestimento a Trento, ne Le Gallerie di Piedicastello, dove viene ricomposta per la prima volta una rappresentazione completa di quel drammatico momento storico.
Trento ospita una selezione delle foto che hanno composto le 12 mostre territoriali, arricchite da altre immagini d’archivio appositamente scelte, suddivise in sezioni tematiche: le immagini non ricalcano il percorso geografico-territoriale seguito nei precedenti allestimenti, ma hanno un’organizzazione tematica.
Il percorso inizia con una breve presentazione ed una scheda sul progetto “Paesaggi di guerra” promosso e realizzato dalla Rete Trentino Grande Guerra. Segue una raffigurazione dell’area interessata dalle distruzioni su una carta del Trentino, che riporta i paesi distrutti o danneggiati.
I temi in cui si articola la mostra sono i seguenti:
– paesi e città
– la distruzione del sistema produttivo
– i “villaggi di baracche” e i primi interventi di ricostruzione
– la campagna e la montagna: il paesaggio modificato dalla guerra
– ponti e strade
– il patrimonio storico-artistico: chiese, palazzi
– cimiteri e ritualità.
Nella parte centrale del percorso è presente la videoinstallazione “Ritorni”, prodotta della Fondazione Museo storico del Trentino e realizzata da Micol Cossal, già presente in versione integrale all’interno di ciascuna mostra locale.
In coda alla mostra è disponibile un video con brevi interviste ad Andrea Di Michele, Mauro Grazioli e Fabrizio Rasera, autori dei saggi presenti nel catalogo.
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