Si è svolta ieri, 10 maggio, a Viterbo la cerimonia per il 61° anniversario della costituzione dell’Aviazione dell’Esercito (AVES), alla presenza del capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Claudio Graziano.
Nel corso del suo intervento, il generale Graziano ha sottolineato come la specialità dell’AVES – la più giovane dell’Esercito – abbia saputo affermarsi rapidamente fino a diventare, oggi, una componente determinante ed insostituibile della Forza Armata.
Ha poi proseguito ribadendo che “nei teatri di operazione, i baschi azzurri sono sempre presenti, chiamati spesso ad operare in condizioni di indeterminatezza ed elevato rischio: dalle prime esperienze in Libano alla Namibia, dalla Somalia al Mozambico, dai Balcani all’Iraq e all’Afghanistan. Proprio quest’ultimo teatro, dove la Forza Armata esprime il proprio sforzo principale e nel quale oggi impiega ben 22 elicotteri, ha definitivamente consacrato l’Aviazione dell’Esercito quale componente imprescindibile del successo di qualunque moderna operazione militare”.
“La formazione tecnico-professionale, ma ancora di più quella etico-morale, di tutto il personale della specialità rappresenta, senza alcun dubbio, il principale fattore di successo dell’Aviazione dell’Esercito e, più in generale, della Forza Armata nel suo complesso”. Con queste parole il Capo di stato maggiore dell’Esercito ha avviato a conclusione il suo discorso, rimarcando l’importanza dell’incondizionata adesione del personale a quel codice deontologico che costituisce il fondamento dell’identità militare, e che, soprattutto in questa fase di profondi cambiamenti e trasformazioni, indica chiaramente la strada da seguire.
Il Generale Graziano ha inoltre elogiato il Comandante dell’AVES, generale Enzo Stefanini, per la costante ed efficace azione di comando volta all’adeguamento delle capacità operative dell’Aviazione dell’Esercito alle esigenze imposte dai moderni scenari operativi.
Al termine della cerimonia, le unità di prossima immissione in teatro afghano hanno fornito una breve dimostrazione delle capacità operative perfezionate nel corso del periodo di approntamento: dal controllo di zone estese, al trasporto tattico di personale e mezzi in un territorio quasi del tutto privo di vie di comunicazione, alla sicurezza dei convogli e delle basi avanzate, dal supporto di fuoco alle unità in contatto al rifornimento logistico ed allo sgombero dei feriti.
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agosto 26, 2015