L’avamposto (Combat out post- COP) “Snow”, dislocato nel settore meridionale dell’area di responsabilità del Comando Regionale Ovest (Regional Command West- RC- West), su base Brigata “Sassari”, è stato attaccato con bombe da mortaio che, tuttavia, non hanno causato danni.
L’attacco, avvenuto il 2 febbraio alle ore 16.35 circa (13.00 italiane), è stato respinto dalla Task Force (TF) South-East, su base Reggimento “San Marco” con armi leggere, con l’impiego dei mortai e il supporto aereo di forze ISAF.
L’evento si colloca nell’ambito dell’operazione Copperhead, condotta dalla TF South, su base 152° Reggimento “Sassari”, dalla citata TF South-East, dalla TF Center con l’impiego della compagnia “Freccia”, alle dipendenze del 66° Reggimento, e da unità di supporto di ISAF, in stretto coordinamento con le forze di sicurezza afghane (ANSF) affiancate dai “mentors” italiani dell’OMLT (Operational Mentoring and Liaison Team) che da giorni si confrontano con gruppi armati di “insurgents” nel settore meridionale di RC-West per il controllo delle principali vie di comunicazione dell’area.
In particolare, nel corso dell’operazione pianificata e coordinata dal Comando di RC-West, nella giornata del 2 febbraio, gli “insurgents” hanno riportato alcune perdite e la polizia afghana ha arrestato un gruppo trovato in possesso di diverse tipologie di IED (Improvvised Explosive Devices – ordigni improvvisati), due veicoli bomba (VB-IED), circa 800 quintali di nitrato di ammonio (un fertilizzante utilizzato anche per la fabbricazione artigianale di ordigni), circa 80 kg di sostanze stupefacenti, tra eroina ed hashish, e un’ingente somma di denaro in valuta pachistana.
A seguito di tale pressione, anche oggi un gruppo di circa venti “insurgents” operanti nell’area di Farah, sempre nel settore Sud di RC-West , ha consegnato le armi per essere avviato al processo di reintegrazione.
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agosto 26, 2015