La Task Force Centre, su base 66° Reggimento Aeromobile “Trieste”, in missione a Herat, è stata impegnata in due eventi per lo sviluppo delle attività umane nell’area di responsabilità del contingente italiano, su base Brigata “Sassari” al comando del settore Ovest dell’Afghanistan.
In particolare, nel settore dell’agricoltura ha inaugurato un canale di irrigazione e fatto dono, nel villaggio di Baghe Dasht distretto di Shindand, ad un centinaio di chilometri a sud di Herat, di 500 kit per l’agricoltura composti da zappe, pale e rastrelli.
L’attrezzatura servirà per incrementare la capacità agricola ed anche per mantenere efficiente il canale d’irrigazione inaugurato, che rischierebbe di deteriorarsi nel corso della stagione delle piogge.
Inoltre, nel settore dell’istruzione nella provincia di Herat e nella considerazione di espandere l’educazione e la cultura verso i distretti più remoti, ha dato il via ai lavori per la realizzazione di una scuola nel villaggio di Showz (foto sopra e sotto) distretto di Shindand, ad un centinaio di chilometri a Sud di Herat, rivolta agli studenti delle classi intermedie e che si avvarrà di insegnanti afghani.
La scuola, rivolta a frequentatori maschili e femminili, ospiterà circa 400 studenti di età compresa tra i 10 ed i 14 anni e darà l’opportunità ai ragazzi di 4 villaggi di poter fruire di un’istruzione di base.
Il Dipartimento dell’Educazione svolge un ruolo chiave per la collaborazione diretta con il contingente italiano. Tale sinergia prosegue regolarmente dal 2005, in modo positivo e proficuo, con interventi che mirano alla diffusione delle strutture scolastiche sul territorio dell’intera provincia.
Fino ad oggi, i progetti avviati hanno permesso di realizzare 58 strutture scolastiche dislocate nei 16 distretti della provincia, rispondendo alle necessità espresse dal dipartimento competente in termini di bacino d’utenza e tipologia costruttiva.
L’intensa attività congiunta dei soldati italiani, sia del Provincial Reconstruction Team (PRT) di Herat e sia delle Task Force dislocate in tutta l’area di responsabilità, unitamente a quella dei funzionari del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Italiana allo Sviluppo, prosegue con iniziative umanitarie, realizzazione di progetti, verifiche ed interventi urgenti anche in settori tipicamente non militari, quali quello dell’istruzione, dei servizi pubblici, della pubblica amministrazione e del settore igienico-sanitario.
Tutti i lavori sono affidati a ditte afghane, consentendo, in questo modo, lo sviluppo di un’economia locale sia per i posti di lavoro e sia per l’indotto anche su altri settori non specifici della ricostruzione e dell’agricoltura.
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