Anche alla Presidenza della Repubblica c’è una copia del volume di Enrico Sturani “Italia! Sveglia! Uno Stivale di cartoline – Tutti i simboli della nostra Patria”, edito da Vaccari srl.
“Abbiamo voluto evidenziare – precisa dall’azienda la responsabile editoriale, Valeria Vaccari – come il settore postale possa contribuire ad un processo a carattere sociale e culturale più ampio. Nel libro l’apporto grafico è essenziale e quindi può essere apprezzato da tutti, indipendentemente dalle proprie conoscenze specifiche. Pagina dopo pagina ci si rende conto di come da un secolo di saluti e comunicazioni spicciole, per lungo tempo tipiche delle cartoline, emerga un filo conduttore in grado di presentare il Paese in modi diversi ma fra loro abbastanza coerenti. Lo abbiamo ritenuto un tributo rappresentativo a conclusione delle iniziative per il centocinquantesimo dalla proclamazione del Regno d’Italia”.
“Questa ricorrenza – ricorda dal Quirinale la responsabile del servizio bibliotecario, Lucrezia Ruggi d’Aragona – vuole far rivivere nella coscienza del Paese le ragioni di quell’unità e indivisibilità come fonte di coesione sociale che è patrimonio essenziale per ogni progresso, unitamente alla memoria del passato che ci rende più ricchi dinanzi al futuro”.
Oltre alla grafica stessa delle 232 cartoline illustrate, particolarmente interessante da vari punti di vista, i simboli impiegati da fine Ottocento ai giorni nostri attingono a tematiche e concetti completamente differenti che spaziano in settori culturali, storici, sociali a volte sorprendenti.
Nella prima parte l’Italia è vista secondo alcuni argomenti chiave: i tre colori della bandiera, le forme e le figure allegoriche; nella seconda in un approccio storico, partendo dalla fine dell’Ottocento ed arrivando all’oggi: la Guerra di Libia (definita “un’esplosione di simboli”), l’interventismo e la Prima guerra mondiale, il periodo fascista, la Repubblica (dove prevale il richiamo sportivo).
Il titolo -annota nella presentazione il giornalista Maurizio Pagliano- “è lo stesso di una cartolina d’epoca. Ma il suo significato supera la barriera del tempo, dei partiti, o presunti tali, degli Stati, anche dei popoli, per assumere un valore universale, e rappresentare un richiamo forte, e un po’ sfottente, soprattutto agli abitanti, ed ogni tanto elettori, dell’attuale Stivale”. È un lavoro “per persone intelligenti, ossia che vogliono capire”.
Tra le 156 pagine con immagini a colori, gli specialisti troveranno un elenco degli illustratori citati.
“Le simbologie relative alla Madre Patria -scrive ad esempio l’autore- fanno parte delle allegorie più articolate e complesse: esse illustrano un’espressione linguistica metaforica e quindi già di per sé indiretta e simbolica. Invece di condensarsi in un solo simbolo immediatamente identificabile, queste allegorie si compongono di un vero e proprio puzzle in cui convergono elementi e attributi di diversa derivazione storica e culturale; la loro presenza è poi variabile a seconda delle occasioni, così come fluttuante nel tempo è lo stesso sentire patriottico. Anche questo fatto, ben documentato da un gran numero di cartoline, spiega come mai il nostro Paese ha avuto nel tempo alcuni problemi di identità”.
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