Il Narcisista è un grande manipolatore. Essendo pieno di sé il Narcisista agisce – anche senza rendersene conto – in modo tale da spingere le altre persone a stare al suo gioco e per fare ciò le manipola più o meno sottilmente. L’atteggiamento verso gli altri uomini è generalmente competitivo e il Narcisista cura molto l’abbigliamento e/o la forma fisica (dieta, palestra, trattamenti estetici), disperandosi quando nota la perdita dio capelli o la comparsa di rughe.
Esistono due modi differenti di essere narcisisti: il narcisista arrogante/inconsapevole e il narcisista depresso/consapevole.
Il primo rispecchia maggiormente la descrizione più comune del prototipo del narcisista: presuntuoso, totalmente incapace di empatia, insensibile, estroverso, manifesta apertamente il suo grande senso di sé anche attraverso lo stile di vita che conduce. Esteta, elegante, attento al dettaglio, sceglie solo i migliori ristoranti, esibisce, con molta invadenza, ciò che possiede e pretende approvazione.
Il narcisista depresso/consapevole è un po’ più difficile da identificare, è per lo più riservato, schivo, inibito. E’ molto attento alle reazioni degli altri, si mostra sempre interessato a quello che dicono o a cosa provano tutti intorno a lui ma questa capacità di ascolto è adottata solo per cercare di comprendere cosa in effetti pensano di lui. Si sente spesso svuotato, vive periodi di grande solitudine e di depressione. In realtà non riesce a circondarsi di amicizie vere ma si limita a coltivare frequentazioni senza un valore affettivo dove non si sente mai veramente se stesso, mai autentico.
E’ raro che si lasci coinvolgere da relazioni profonde e durature. E’ come se si convincesse che la vita non avesse significato alcuno. Si sottrae facilmente da situazioni che possono ferirlo e farlo sentire vulnerabile solo così mantiene intatta la sua autostima.
Come il narciso “inconsapevole-arrogante” anche il narciso “consapevole-depresso” desidera ostentare grandiosità ma non riesce a farlo perché si vergogna di questa sua ambizione anzi preferisce nascondere questo bisogno perché convinto di essere imperfetto, di non valere e soprattutto di non essere amabile. Crede che inevitabilmente sarà rifiutato. Alterna così stati di grandiosità a momenti di svalutazione di sé e del mondo e vive queste oscillazioni come una colpa. Concede poco di se stesso, come se pensasse di non avere nulla da dare.
Nei momenti di grande fragilità, può rifugiarsi in un isolamento relazionale dove non esistono desideri, dove paralizza le emozioni e allontana tutti coloro che tentano di avvicinarsi. Solo l’amore potrebbe salvarlo ma è proprio lui a metterlo costantemente in discussione non accontentandosi mai. Quando poi entra in una relazione affettiva, si mostra ambivalente. Non conosce a fondo se stesso, ha difficoltà ad interpretare i propri stati d’animo. Questo grande bisogno di amore lo rende totalmente dipendente dalla compagna che diviene chiaramente la figura di riferimento più importante, come se la partner ricoprisse contemporaneamente il ruolo di madre, sorella, compagna, amante, e parte del Sé.
Per questo motivo la compagna può essere percepita come “pericolosa”, questo tipo di uomo teme infatti di essere completamente fagocitato, di essere invaso e ha paura di perdere il controllo. Qualcuno ha raccontato di sentirsi persino inferiore e privo di valore di fronte alla donna idealizzata e amata, qualcun altro ha ammesso di non sentire più amore tanta è la paura di soccombere.
La donna soffre a causa dell’ambiguità del proprio compagno, sente di doverlo sempre rincorrere, di non poter mai dare per scontato il rapporto anche se avverte contemporaneamente di essere importantissima e indispensabile per lui. Il narciso ha bisogno di fondersi con l’amata ma nello stesso tempo ha anche la necessità di una individuazione di sé.
Deve continuamente decidere se restare o fuggire, quando percepisce maggiore intimità, prevale una sensazione di debolezza così, spaventato, si vendica con la partner, mette in atto delle provocazioni, sceglie la via del silenzio, quella della chiusura, quella della non voglia di fare le cose insieme o si dedica in progetti maniacali, prevalentemente di natura professionale, che lo tengono lontano dalla coppia o cerca avventure parallele con altre donne che lo fanno sentire forte e pieno di vitalità.
Entrambi i tipi lottano per mantenere la loro stima di sé. Il narcisista inconsapevole tenta di impressionare gli altri con i suoi talenti e di preservarsi nel contempo dalla ferita narcisistica eludendo le risposte degli altri.
Il narcisista ipervigile evita le situazioni di vulnerabilità studiando attentamente gli altri per apparire come si deve.
Sebbene queste due tipologie possono presentarsi in forma pura, molti individui presentano una miscela delle caratteristiche fenomenologiche di entrambi i tipi.
Come accorgersi che si sta con un Narcisista?
E’ presto detto: se il vostro partner tende a dettare tempi e modi del rapporto, appare eccessivamente contrariato quando qualcosa non va secondo i suoi piani, si ritiene sempre nel giusto e migliore degli altri, ama parlare di sé ma non di voi, cerca l’attenzione della altre donne, tende a farvi sentire inadeguate e a minacciarvi più o meno velatamente di lasciarvi per una donna migliore di voi…è un Narcisista.
Da lui non potrete aspettarvi molto altro che il culto di sé stesso e la malcelata intolleranza per persone e cose che lo contrariano o contrastano.
Fino a quando non entrerete in conflitto esponendo punti di vista differenti dai suoi o non approfondirete il vostro rapporto, facendo dei progetti che non gli aggradano, potrete anche andare d’accordo con lui. Di per sé in genere è realmente un uomo affascinante o dotato intellettualmente, ma essendo troppo concentrato su di sé non è in grado né di ascoltarvi, né di capirvi: è un limite oggettivo che non dipende da lui, ma con il quale dovete fare i conti se volete conservare il rapporto. Sempre che ne valga la pena.
In conclusione: il Narcisista è una persona che gioca solo a proprio favore e che mantiene l’interesse nella relazione solo fino a quando ne ricava a sufficienza e non ci perde nulla. La sua possibilità di cambiare è correlata alla scelta di effettuare una psicoterapia per cambiare, ma, giudicandosi superiore quando non perfetto, difficilmente lo farà perché manca della consapevolezza di avere dei problemi – a volte anche molto seri sul piano psicopatologico e di personalità.
Per quanto possa essere difficile prendere le distanze da lui (o da lei) lasciarlo è quindi una scelta che non può che far migliorare la vita dell’ex partner e ridarle/gli serenità.
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