“Lo sciopero di tre giorni al Giornale Radio Rai e lo stato di agitazione a Radiocor, pur nella diversità delle situazioni, segnalano il profondo malessere delle redazioni di fronte al progressivo impoverimento dell’offerta informativa dei media nazionali. Così come nel caso dello smembramento della redazione del Tg5, il segnale va in una sola direzione: contenimento ragionieristico dei costi senza un’idea innovativa del prodotto. Nel caso di Radiocor, poi, siamo in presenza di un editore che non riesce a sostenere un piano editoriale varato soltanto pochi mesi fa. I casi sono due: o non sa fare i conti o non sa fare i piani” Lo afferma un comunicato dell’Associazione Stampa Romana.
“La chiusura di Unità ed Europa, la vicenda del Gr Rai (in sciopero per 3 giorni) e del Tg3, la gravissima crisi de Il Tempo, ora Radiocor, senza dimenticare T9 e l’emittenza locale – commenta il segretario Asr, Paolo Butturini – non sono fenomeni isolati. Si tratta di un vero e proprio allarme democratico che ha riflessi sull’occupazione e sulla qualità dell’informazione”.
“È una situazione – Butturini – aggiunge che va affrontata con una visione di insieme e non caso per caso. Che fine hanno fatto gli stati generali dell’editoria che il sottosegretario Lotti ha promesso prima dell’estate? Assisteremo ancora al balletto degli annunci che finiscono nel vuoto? La Fnsi dovrebbe convocare un Consiglio Nazionale straordinario e una Consulta dei Fiduciari con all’ordine del giorno la difesa della libertà di informazione, ma soprattutto dovrebbe cominciare a indicare vie di uscita e idee innovative che finora hanno scarseggiato per non dire che sono state inesistenti”.
-
In primo piano
- Gli Stati Uniti non sono responsabili del terrorismo...
7 febbraio, 2017 - I fondali dell'Antartide sono un mondo che non ti aspetti:...
29 febbraio, 2016 - Discussing Europe with Ms Federica Mogherini
17 settembre, 2015
- Gli Stati Uniti non sono responsabili del terrorismo...