Si è concluso a Baghdad il Corso di Scuola di Guerra per trenta ufficiali iracheni, dopo un anno di intensi studi. La cerimonia di chiusura del corso si è svolta presso il Ministero della Difesa iracheno.
Alla cerimonia sono intervenuti il ministro della Difesa iracheno pro tempore, Saadoun al-Dulaimi, e il capo di stato maggiore iracheno, generale Babaker Zebari.
La Nato Training Mission-Iraq (NTM-I) era rappresentata dal vice comandante della NTM-I, generale di divisione Giovanni Armentani, accompagnato dal colonnello Christopher Rider, capo del settore Officer Education, Training and Advisory Branch della NTM-I. (nella foto sopra a cura di NTM-I)
Il corso, tenuto dal corpo insegnante della Scuola di Guerra irachena, con l’assistenza di personale della Nato Training Mission-Iraq (NTM-I) nelle vesti di consulenti e mentor, è mirato principalmente all’acquisizione, da parte degli studenti, di una più ampia comprensione della dottrina militare a livello operativo e strategico.
Questo corso di studi, presieduto dal comandante dell’istituto, generale di divisione Mahmood Ziad Tarek, può essere considerato come un passaggio obbligato per un limitato numero di discenti sia militari che civili, selezionati per occupare posizioni di elite nell’ambito dell’amministrazione della Difesa.
Il programma degli studi è infatti specificamente concepito per l’istruzione di tenenti colonnelli e colonnelli di stato maggiore, che abbiano già comandato un battaglione o unità equipollenti, al fine di ricoprire incarichi previsti per generali di brigata, capi di stato maggiore di Divisioni o direttori di dipartimento.
Il generale Ziad ha dato inizio alla cerimonia ringraziando il ministero della Difesa, la NTM-I e USF-I per il supporto garantito nell’organizzazione e condotta del corso.
Il ministro della difesa iracheno pro tempore, Saadoun al-Dulaimi, nel suo discorso, ha espresso grande orgoglio per gli ufficiali diplomati nella circostanza, affermando che essi sono i decisori del futuro.
Al-Dulaimi, inoltre, ha manifestato la speranza che la preparazione ricevuta dagli ufficiali durante il corso sia fondamentale nella realizzazione di un sistema difensivo che porti alla stabilità e alla pace nel Paese. Ha infine dichiarato il desiderio di stabilire una partnership forte con la Nato, passo ritenuto assolutamente positivo.
Il generale di divisione italiano Giovanni Armentani, a termine della cerimonia ha affermato: “Sono rimasto sinceramente colpito dalla qualità e dai risultati conseguiti a conclusione di questo ciclo di studi, che rappresenta una pietra miliare nella formazione del personale scelto per costituire il vertice delle istituzioni militari irachene. Sono pienamente soddisfatto dell’ottima e proficua collaborazione esistente con la nostra missione addestrativa”.
La Nato Training Mission in Iraq (NTM-I) si è insediata sul suolo iracheno il 14 agosto 2004 in seguito alla richiesta del Governo iracheno ad interim, formulata nel quadro della risoluzione n. 1546 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L’obiettivo della Missione è quello di assistere il Governo nazionale iracheno nello sviluppo della struttura addestrativa delle proprie forze di sicurezza in modo da costruire, per il futuro, un sistema efficiente ed autonomo che aderisca ai bisogni della nazione.
La NTM-I non è una missione di combattimento ma bensì una missione addestrativa, posta sotto il controllo politico del Consiglio del Patto Atlantico (NAC), il cui obiettivo operativo consiste essenzialmente nell’addestramento e nel mentoraggio. Le attività della missione sono coordinate con le autorità irachene e con il generale vice comandante dell’“Advising and Training” delle forze statunitensi in Iraq, il quale è nel contempo comandante della NTM-I.
La NTM-I fornisce consiglio e supporto al Ministero della Difesa, all’Università degli Studi Militari della Difesa, all’Istituto Alti Studi Militari, alla Scuola di Guerra ed all’Istituto Linguistico della Difesa, nonché ad altre istituzioni nella capitale.
Ulteriori attività di cooperazione della Nato in Iraq sono i corsi specialistici al di fuori della nazione nelle scuole della Nato e l’addestramento della Polizia Federale irachena e della Oil Police, curato dai Carabinieri italiani.
Attualmente la NTM-I è composta da una rappresentanza di 14 Paesi della Nato e aderenti al Partnerariato per la Pace: Albania, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Gran Bretagna, Italia, Lituania, Olanda, Polonia, Romania, Stati Uniti, Turchia, Ungheria, e Ucraina (quest’ultimo appartenente al Partenariato per la Pace).