(di Roberto Falaschi) – Harold Green era un anonimo cittadino nato e cresciuto negli Stati Uniti che dopo aver frequentato la scuola militare per ufficiali di West Point ebbe una brillante carriera fino a raggiungere il grado di Maggior Generale dell’Esercito USA.
Naturalmente tra i cittadini nessuno aveva sentito parlare di lui, ma molti ne seppero a seguito del suo decesso avvenuto in Afghanistan il 5 agosto 2014 per mano dei talebani. Naturalmente il rimpatrio della salma avvenne con tutti gli onori militari riservati ad un militare deceduto al fronte, massime se di così alto grado. Ciò malgrado che i media praticamente ignorassero l’evento. Il fatto è che mentre il Maggior Generale Harold Green veniva sepolto, il Presidente degli Stati Uniti Barack Hussein Obama stava giocando a golf ed anche il Vice Presidente era altrove. Nessuna bandiera fu issata a mezz’asta.
Quattro giorni dopo che il Maggior Generale Harold Green ebbe dato la vita per il proprio Paese, a Ferguson (Missouri) veniva ucciso da un poliziotto in servizio Michael Brown, che è certamente definibile delinquente.
Brown fu visto spesso gesticolare con i consueti messaggi delle gang e molti media lo associano ad una specifica di queste. Poco prima della sua morte il corpulento malvivente aveva commesso una rapina in un negozio e secondo varie testimonianze, prima di essere ucciso aveva colpito duramente il poliziotto Darren Wilson spaccandogli l’osso orbitale.
Il Presidente degli Stati Uniti Barack Hussein Obama invia tre suoi rappresentanti al funerale del delinquente Michael Brown.
Il Presidente degli Stati Uniti Barack Hussein Obama in compenso non partecipa al funerale del Maggior Generale Harold Green, militare più alto in grado deceduto nell’adempimento del suo dovere sulla linea del fuoco dopo il 9/11.
Peraltro questo Presidente degli Stati Uniti d’America non è nuovo a simili comportamenti assai poco consoni alla sua funzione. Ad esempio quando Margaret Thatcher, uno dei migliori alleati degli Stati Uniti d’America nel combattere il comunismo, morì, B.H. Obama inviò unicamente una delegazione di basso livello ai suoi funerali. Certamente l’affronto no sfuggì agli inglesi.
Quando Chris Kyle, uno dei più rinomati fanti dell’Esercito U.S.A. venne assassinato non vi fu alcuna manifestazione di cordoglio da parte della Casa Bianca o una rappresentanza alle sue esequie.
Quando un eroe americano muore nell’adempimento del dovere, il Presidente degli Stati Uniti Barack Hussein Obama si reca al campo di golf, mentre quando un delinquentello viene ucciso in uno scontro con la polizia invia una consistente delegazione al suo funerale, non deve quindi suscitare meraviglia se l’attuale inquilino della Casa Bianca gode di un gradimento così basso. Anche i gesti formali contano, sia per il prestigio interno che per quello internazionale.
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