(di Roberto Falaschi) – Nei giorni scorsi Don Lorenzo Guidotti, Parroco di un quartiere bolognese, ha espresso in maniera chiara e semplice che il comportamento di una ragazza che dopo una solenne sbronza si è ritrovata derubata e violentata era conseguenza della sua dabbenaggine e pertanto la disavventura “se l’era cercata”.
Frase usata a mia memoria da sempre per dire che il soggetto non ha usato buon senso. Ahimè il Parroco è stato politicamente scorretto e quindi apriti cielo, dal Papa in giù per i ranghi ecclesiastici nonché i laici (in realtà quei così detti laici sono adepti della religione/dittatura del politicamente corretto).
Ecco quanto afferma Don Lorenzo:
– Che una ragazzina non deve uscire sola di sera;
– Che se esce di sera da sola non deve frequentare una delle piazze più malfamate della sua città;
– Che se esce sola in luoghi a rischio non deve ubriacarsi fino a perdere il controllo;
– Che se si ubriaca in una piazza malfamata non deve accettare inviti da un maghrebino sconosciuto;
– Perché se invece fa esattamente il contrario, lo stupro «se l’è cercato».
Mi rendo conto che il pensiero “politicamente corretto” obbietta a quanto afferma Don Lorenzo Guidotti al primo punto, ma la realtà è quella che è e le elucubrazioni teoriche non potranno mai cambiarla.
Un noto scrittore rispondente al nome di Niccolò Machiavelli nel Capitolo XV del Principe scriveva “…che colui che lascia quello che si fa per quello che si dovrebbe fare impara più tosto la ruina che la preservazione sua”.
Fu posto all’indice dalla Chiesa, ma studiato da Principi, Sovrani e… Papi! che agirono e agiscono secondo i suggerimenti di Machiavelli.
Magari Don Lorenzo è stato brutale nella sua esposizione, ma una paternale non può usare un linguaggio damerinesco.
Povera cultura occidentale che si adagia sulla dittatura del “politicamente corretto” definendosi però “democrazia”. Mi ricorda l’URSS ed i suoi satelliti che essendo per loro definizione “dittatura del proletariato” si definivano “democrazia”.
Vuoi vedere che chi ha combattuto per la democrazia e la libertà di iniziativa ha convertito l’URSS ed i suoi satelliti alla democrazia ed i vincitori democratici si sono attorcigliati attorno ad una dittatura ben peggiore del comunismo marxista/leninista.
Se così è ha perso chi ha vinto, ma allora valeva veramente la pena di rischiare un olocausto nucleare per diventare una dittatura che impone anche le regole del linguaggio cambiando parole che per secoli hanno avuto un significato chiaro e neutro con espressioni talvolta ridicole.
Per inciso l’espressione “politicamente corretto” fu coniata da Lenin per designare chi fosse fedelmente dalla sua parte.
Può esistere una democrazia le cui più alte cariche dello stato “usano” il loro tempo in banalità come cambiare la lingua per trasformare definizioni neutre quali ministro, sindaco etc. in versione femminile? Se la lingua italiana ha perso il neutro quale definizione, lo ha mantenuto come significato e comunque eventuali cambiamenti linguistici spetterebbero all’Accademia della Crusca e non a politici ignoranti (nel senso proprio del termine, cioè che non sanno!) le cui funzioni sarebbero quelle di agire a favore dei cittadini, oppure di dirigere correttamente la Camera dei Deputati, magari seguendo l’esempio della Compagna Nilde Jotti, ricordata da tutti, amici e rivali, quale ottima presidente benché di fede totalmente marxista stalinista come il suo compagno Palmiro Togliatti (alias Ercole Ercoli) fedele seguace di Stalin.
E’ abominevole che una predica nella quale si consiglia vivamente alle giovani donne a comportarsi in maniera prudente ed a non mettersi in situazioni potenzialmente ad alto rischio personale possa suscitare scandalo costringendo, su “suggerimento superiore”, il bravo prete a delle scuse. Ma il parroco, che dovrebbe essere il pastore delle sue pecore, viene osteggiato perché adempie ai suoi doveri dando giusti suggerimenti comportamentali.
E’ certo che con un atteggiamento simile la Chiesa e tutte le “anime buone” che si sono scandalizzate sembrano trovare normale il comportamento di quella ragazza che ha subito le conseguenza della sua incoscienza.
Don Lorenzo ha usato l’espressione “se l’è cercata” esattamente come tutti si esprimono quando una persona agisce in maniera scriteriata e senza pensare alle conseguenza del suo agire.
Ciò che ormai manca alla cultura occidentale è la capacità di ragionare, il più importante atteggiamento per sopravvivere in un mondo in competizione, oltre al rispetto per se stessi di fronte alle altre culture.
Viene spontaneo porsi il problema di come potrà sopravvivere una cultura/religione che si perde in amenità, limita addirittura la libertà di “parola” e non ha autostima di fronte alle altre culture/religioni che invece sono fermamente convinte della loro validità.