Nella soleggiata piana dell’aerocampo di Dobbiaco gli Alpini del 5° reggimento di Vipiteno, ranger del 4° reggimento Alpini paracadutisti, militari del 4° reggimento Altair dell’Aviazione dell’Esercito e del 41° reggimento Cordenons (con i loro assetti da ricognizione), il 7 febbraio, hanno dato vita ad una dimostrazione tattica in cui è stato simulato l’intervento di una forza di reazione rapida a seguito di imboscata, con discesa rapida di elicotteri a mezzo di fast rope e rappeling, trasporto di sciatori con mezzi blindati e cingolati, soccorso di un ferito, traino di mortaio pesante da 120 millimetri mentre un velivolo radiocomandato per l’osservazione aerea acquisiva informazioni a favore del personale a terra.
Il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Claudio Graziano, ha assistito alla dimostrazione, al termine della quale ha incontrato i militari esercitati e ha espresso loro il proprio plauso per la esemplare condotta dell’attività.
Il generale Graziano, accompagnato dal comandante delle Truppe Alpine, generale di Corpo d’Armata Alberto Primicerj, si è poi recato presso lo stadio del fondo di Dobbiaco, dove ha proceduto alla premiazione dei plotoni che hanno terminato le tre giornate di gare che li hanno visti affrontarsi in varie prove tecniche durante un percorso di quasi 60 chilometri e 1.800 metri di dislivello culminate in una prova di staffetta.
La gara ha mantenuto intatto il suo fascino e i ragazzi del 5° Alpini, di stanza a Vipiteno ed erede delle tradizioni delle valli bergamasche, indossano una meritata medaglia d’oro, che mancava al reggimento dal 2009.
Praticamente perfetti e impeccabili durante tutto il movimento, precisi nelle prove tecniche hanno saputo sopportare al meglio le sofferenze che questa competizione impone ai partecipanti.
L’argento è andato al 7° reggimento Alpini, che già vinse la gara nel 2011 e che conferma quindi di avere un team ben addestrato e motivato.
A chiudere il podio i ragazzi del 3° reggimento artiglieria da montagna, di stanza a Tolmezzo.
Sempre allo stadio del fondo di Dobbiaco si è svolta la gara di “pattuglia”, valida per l’assegnazione del Trofeo dell’Amicizia, che ha decretato la vittoria finale dell’Italia davanti a Germania e al Plotone del Comando della NATO di Solbiate Olona.
La giornata si è poi conclusa con la consueta e spettacolare fiaccolata, a Sesto di Pusteria, realizzata da circa 200 tra militari e maestri di sci locali che sono scesi dai pendii del Monte Elmo in un turbinio di luci tricolori, il tutto allietato dal carosello dei gatti delle nevi e dall’esibizione di atleti in una performance di free style acrobatico.
Sulla pista Baranci di San Candido si sono svolte anche due gare di Coppa Europa femminile; la prima, una manche di slalom gigante, è stata vinta dalla norvegese Mona Loeseth; sempre ai Baranci, le prime 32 concorrenti di questa prima gara hanno partecipato a uno slalom gigante parallelo, che è stato vinto dalla svedese Veronica Smedh, classificatasi in 32^ posizione nella prima gara.
La Brigata italo – francese impegnata nell’esercitazione Transalpine Bond
febbraio 12, 2015