(di Clara Salpietro) – “Brothers in Army” è il docureality presentato il 26 settembre a Roma presso la Biblioteca Militare Centrale di Palazzo Esercito. La serie TV, in onda da sabato 27 settembre alle ore 21 su DMAX (Dtt canale 52 | Sky canali 136-137 | Tivùsat canale 28), racconta in 4 appuntamenti (8 episodi da 30 minuti) le vite dei giovani militari che ambiscono a diventare Piloti di elicotteri dell’Esercito italiano.
Si tratta di una coproduzione Ragù Communication e Hangar per Discovery Italia, con la collaborazione del Ministero della Difesa con lo Stato Maggiore dell’Esercito e l’Aviazione dell’Esercito, e il supporto delle aziende del gruppo Finmeccanica: Agusta Westland, Selex ES, Thales Alenia Space e Telespazio.
Dedicato al generale di corpo d’armata Giangiacomo Calligaris e al capitano Paolo Lozzi caduti, il 23 gennaio 2014, durante un volo di addestramento nei cieli di Viterbo, Brothers in Army, per la regia di Paolo Malizia, è stato girato in diretta durante il corso di piloti a Viterbo, per nove mesi sono state filmate le sfide, le difficoltà dei protagonisti, il loro rapporto con gli istruttori e con i loro famigliari.
Si passa dalle vette delle Dolomiti a voli in visione notturna a corsi di sopravvivenza, fino a toccare gli ambiti privati e le storie personali degli allievi piloti.
Un progetto importante, realizzato in collaborazione con il Ministero della Difesa, che in un’ottica più ampia vuole raccontare l’impegno, la passione e la profonda preparazione necessarie per formare risorse e talenti che siano garanzia di stabilità dentro e fuori i confini nazionali.
Seguendo giorno e notte i dodici frequentatori del Corso Piloti del Centro Addestrativo dell’Aviazione dell’Esercito mentre inseguono il sogno di diventare piloti di elicottero tra difficoltà di ogni genere, corsi di sopravvivenza, prove difficili da superare, Brothers in Army mostra da vicino la fatica e l’entusiasmo che stanno dietro questi grandi progetti di vita, oltre che professionali.
Una realizzazione spettacolare, uomini, mezzi e tecnologie applicate al settore militare descritti soprattutto nelle riprese aree e nelle scene d’azione che garantiscono potenza e ritmo alla narrazione in ciascuna delle 8 puntate.
Il generale di corpo d’armata Claudio Graziano, capo di stato maggiore dell’Esercito, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione ha affermato: “l’aspetto che mi ha colpito di questo docureality è la credibilità e il fatto di trasmettere immagini vere è un messaggio che serve in questo momento al Paese. Tramite questo video vogliamo ricordare i nostri caduti e i feriti”, sottolineando poi “la famiglia dell’Esercito deve rimanere coesa e compatta di fronte alle difficoltà e ai rischi della professione militare”.
“Il Ministero della Difesa, un anno fa, ha accolto con entusiasmo questo progetto – ha spiegato il generale di brigata Adriano Graziani – perché consentiva, rispetto ad altre produzioni, di far vedere le forze armate da una prospettiva diversa, da dietro le quinte. È da 20 anni che la tv e i giornali ci restituiscono l’immagine del soldato come garante della sicurezza nazionale e internazionale. Con questo prodotto vediamo dall’interno come si vive la professione militare e come sono coinvolte anche le famiglie, senza le famiglie non potremmo vivere a pieno questa professione”.
“L’idea è di proseguire – ha detto Giovanna Montani, produttore Ragù Communication – con i ragazzi della Marina, dell’Aeronautica e dei Carabinieri”. All’incontro sono intervenute anche Laura Carafoli, SVP Content & Programming Discovery Italia, e Marta Vivacqua, produttore esecutivo Hangar.
Per ora protagonisti di questa serie, realizzata in collaborazione con Stato Maggiore Esercito, Aviazione dell’Esercito e il supporto di Finmeccanica, sono 12 allievi, tutti giovani uomini tra i 26 e i 32 anni, del Corso Piloti del Centro Addestrativo dell’Aviazione dell’Esercito, seguiti tra esercitazioni di volo a Viterbo, momenti personali in famiglia e il durissimo corso Sere (Survival Evasion Resistance Escape). Con loro, un’intera squadra di istruttori guidati dal tenente colonnello Claudio Orioles.