Con la cerimonia di ammaina bandiera ed il decollo verso l’Italia dei quattro Eurofighter si è conclusa, presso la base aerea di Graf Ignatievo in Bulgaria, sede della (Task Force Air) TFA italiana, la missione “Bulgarian Horse”, svolta nell’ambito dell’operazione “enhanced Air Policing” della NATO sui cieli della Bulgaria.
Dal 1° luglio 2017, quattro Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare con relativi piloti, tecnici e specialisti (in tutto circa 110 militari del 4° Stormo di Grosseto, del 36° Stormo di Gioia del Colle e del 37° Stormo di Trapani, con il contributo di altri Reparti di Forza Armata ed Interforze) hanno integrato la difesa dello spazio aereo della Repubblica bulgara e, quindi, della NATO.
Inoltre, sono stati distaccati controllori della Difesa Aerea italiani presso il Centro di Riporto e Controllo (CRC) bulgaro di Sofia, al fine di fornire, assistenza e supervisione ai colleghi bulgari.
In quattro mesi, la Task Force Air ha svolto in totale circa 550 ore di volo, con oltre 85 Scramble simulati per l’addestramento alla prontezza operativa, e molte missioni addestrative per il mantenimento della piena operatività della TFA e degli operatori del CRC di Sofia.
Molte di queste missioni sono state svolte congiuntamente ai piloti bulgari al fine di standardizzare le procedure dei due paesi NATO e migliorare la flessibilità degli assetti dell’Alleanza aumentando le capacità degli equipaggi.
Il 31 ottobre si è svolta la cerimonia di chiusura alla quale erano presenti il Generale di Squadra Aerea Fernando Giancotti, Comandante della Squadra Aerea, il Generale di Divisione Aerea Silvano Frigerio, Comandante delle Forze da Combattimento dell’Aeronautica Militare.
La Bulgaria era rappresentata dal Comandante della base di Graf Ignatievo, Generale di Brigata Ivan Lalov.
Nel suo intervento, il Generale Giancotti, oltre a ringraziare il Comandante della TFA, Colonnello Moris Ghiadoni ed gli uomini e le donne della Task Force Air, per il lavoro svolto, ha sottolineato come “quando noi eravamo giovani piloti ci separava la Cortina. Il nostro essere qui insieme ora ci accende la consapevolezza che siamo diventati parte della storia. Il nostro essere qui insieme è un grande segno del percorso verso la pace. Ma la pace non è qualcosa di dato, non deve essere data per certa va perseguita giorno dopo giorno”.
Il Colonnello Ghiadoni, Comandante della Task Force 4° Stormo, ha ringraziato tutto il personale evidenziando come i risultati dell’operazione “Bulgarian Horse” siano “la dimostrazione della grande professionalità ed il frutto di un continuo e costante addestramento, sia in Patria che all’estero” inoltre ha enfatizzato il forte legame e la grande amicizia costruita tra il personale italiano e quello bulgaro.
“Questo tipo di sinergia” ha aggiunto il Comandante Ghiadoni “ è il fattore che ha permesso di raggiungere i risultati da entrambe le nazioni”.
La TFA 4° Stormo in Bulgaria ha interagito molto anche con la comunità locale, con frequenti e ripetute relazioni con le autorità nazionali e locali, ricevendo visite di autorità, delegazioni e scolaresche, che hanno contribuito a creare e rafforzare quel rapporto di reciproca fiducia e stima, caratteristica del “comprehensive approach” italiano nelle Operazioni militari Fuori dai Confini Nazionali (OFCN).