(di Roberto Falaschi) – Nel comune lombardo di Montebello della Battaglia domenica 17 maggio è stato celebrato il 156° anniversario della battaglia di Montebello svoltasi il 20 maggio 1859 e fu una delle prime della Seconda Guerra d’Indipendenza.
Una brigata di cavalleria piemontese, costituita da squadroni dei reggimenti di Aosta, Nizza e Monferrato, con ripetute e moleste azioni di disturbo durate quasi un’intera giornata riuscì ad impedire che le imperial rege truppe austroungariche assumessero lo schieramento di battaglia in tempo utile.
Ciò permise al contingente francese sbarcato a Genova di unirsi alle truppe piemontesi e sconfiggere dopo un duro scontro le superiori forze avversarie. Per il loro eroico comportamento i tre summenzionati squadroni, che subirono numerose perdite, furono costituiti in un nuovo reggimento nominato appunto Lancieri di Montebello (8) ed è l’unico reggimento di cavalleria con il nome di una località.
A ricordo di tale evento ed a dimostrazione dell’unità tra popolazione e Forze Armate, ogni anno si commemora questo fatto d’armi che contribuì alla formazione dell’Unità d’Italia dopo 1500 anni di spezzettamento politico della penisola.
Come per gli anni passati, la cittadina era pavesata con le bandiere dei partecipanti allo scontro e, oltre alle autorità locali, vi è stata una fortissima partecipazione della cittadinanza alla quale si sono uniti anche abitanti delle località circonvicine.
Alla manifestazione commemorativa erano presenti il sindaco Mariani, che partecipava per la prima volta all’evento in quanto neoeletto, l’ex sindaco Marchetti, i sindaci dei Comuni di Magenta, Palestro e Solferino accomunati da battaglie coeve dei dintorni, nonché altri cinque sindaci dei centri limitrofi ed il presidente della Provincia di Pavia dott. Bosone.
Naturalmente era presente il comandante del Rgt. Lancieri di Montebello, (8), colonnello Lorenzi, con ufficiali d’inquadramento, la Fanfara del Reggimento, diretta dal Maestro serg. magg. Ricci, ed un picchetto d’onore guidato dal capitano Ippolito. Il Picchetto d’Onore e la Fanfara rigorosamente in uniforme storica.
Rappresentava l’ A.N.A.C. anche la Sezione di Voghera ed il Gen. Temperino, quale Priore, il Tempio Sacrario della Cavalleria.
La sfilata dei partecipanti, partita dal Palazzo Comunale, ha percorso le vie cittadine al suono della fanfara fino a giungere al sacrario eretto sulla collina che domina la piana antistante Montebello della Battaglia.
Dietro la rappresentanza militare e la Sezione A.N.A.C. seguivano le scuole, i labari dei Comuni e quelli delle Associazioni d’Arma. Dopo la Santa Messa, celebrata come sempre dal Parroco Don Paravelli, il corteo, riformatosi, si è diretto verso il monumento al Cavalleggero per la deposizione di una corona d’alloro alla memoria dei caduti al suono del “silenzio fuori ordinanza”.