Sulle Torri del Falzarego-Col de Bos, al confine tra Alto Adige e Veneto, si è svolta nei giorni scorsi la tradizionale esercitazione Falzarego, organizzata dal Comando Truppe Alpine di Bolzano per verificare le capacità raggiunte dal proprio personale al termine dei corsi alpinistici primaverili e per testare il materiale tecnico di recente acquisizione da parte della Forza armata. Alla presenza del capo di stato maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano e di numerose autorità civili, sia nazionali che locali, il comandante delle Truppe Alpine, generale Alberto Primicerj, ha avuto parole di elogio per i suoi Alpini che, ormai prossimi a un nuovo ciclo di impiego nel difficile Teatro operativo afgano, si sono confermati ancora una volta interpreti della disciplina alpinistica, dando prova della loro spiccata capacità di saper operare in un ambiente impegnativo e selettivo come quello montano.
In un palcoscenico naturale unico al mondo per bellezza e significato storico, grazie anche ai collegamenti video resi possibili dal 2° reggimento trasmissioni Alpino e all’organizzazione logistica del reparto comando e supporti tattici Tridentina, le moltissime persone intervenute hanno applaudito sia la dimostrazione tecnico-tattica fornita dagli Alpini appartenenti alle Brigate Julia e Taurinense e al Centro Addestramento Alpino, abili nel districarsi in tecniche di progressione in parete e manovre di soccorso create con abilità dal personale istruttore, sia l’atto tattico in cui è stato simulato un episodio verosimile nell’impiego dei militari italiani in operazione.
Significativa, al riguardo, la presenza degli incursori del 9° reggimento Col Moschin e dei paracadutisti del 185° reggimento acquisizione obiettivi, vera novità di questa edizione, che, assieme ai Ranger del 4° reggimento Alpini paracadutisti, costituiscono le Forze Speciali e per Operazioni Speciali dell’Esercito italiano; insieme hanno fornito una dimostrazione pratica del loro altissimo livello addestrativo, che, unitamente all’impiego delle più moderne tecnologie per l’analisi e lo studio del terreno, li rende particolarmente idonei a intervenire in situazioni di crisi.
Nelle varie fasi dell’esercitazione sono intervenuti anche gli aeromobili dell’Aeronautica militare della base di Istrana e quelli dei reparti dell’aviazione dell’Esercito, dislocati a Bolzano, Rimini e Casarsa.
Al termine dell’esercitazione, il generale Graziano si è detto entusiasta per l’organizzazione e la piena riuscita dell’attività e, dopo aver salutato e ringraziato per la loro presenza le numerose Autorità intervenute, ha ricordato l’importanza di momenti addestrativo-operativi come questo, in considerazione anche del fatto che la maggior parte degli scenari operativi in cui operano i soldati italiani si identifica con quello montano e prevede quindi che il personale sia sempre perfettamente preparato sia dal punto di vista fisico che mentale.
Cambio al vertice delle Truppe Alpine: il generale Primicerj lascia il comando al generale Bonato
settembre 15, 2014