(di Clara Salpietro) – L’edizione 2014-2015 del “Corso di perfezionamento in Giornalismo per inviati in aree di crisi – Maria Grazia Cutuli” è stata presentata a Roma, presso il Centro Alti Studi della Difesa (CASD).
L’iniziativa è il frutto di una longeva collaborazione tra lo Stato Maggiore della Difesa, la Fondazione Onlus “Maria Grazia Cutuli”, l’Università di Roma “Tor Vergata”, la Croce Rossa Italiana e il Ministero degli Affari Esteri.
Il corso si prefigge di fornire ai giornalisti destinati ad operare in aree di crisi quelle pratiche e quelle informazioni che gli consentiranno di affrontare i rischi in modo adeguato e consapevole e di poter operare in armonia con le forze militari.
All’evento, che si è tenuto nella Sala Montezemolo del CASD, erano presenti il capo ufficio generale del capo di stato maggiore della Difesa, ammiraglio di squadra Donato Marzano; il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli; per l’Università “Tor Vergata” il pro-rettore vicario professor Claudio Franchini; il direttore del dipartimento di Scienze storiche, filosofico-sociali, dei beni culturali e del territorio professor Franco Salvatori; il direttore del Corso Cutuli professor Alessandro Ferrara; per la Croce Rossa italiana il dottor Romano Tripodi; il vice presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Santino Franchina; Donata Cutuli sorella della giornalista cui è intitolato il Corso, nonché vice presidente della Fondazione Cutuli, appartenenti alle Forze Armate e giornalisti.
I frequentatori dell’edizione 2014-2015 del Corso Cutuli, considerato un arricchimento culturale e professionale sul campo per i giornalisti destinati ad essere inviati in aree di crisi, sono 8 civili e 6 militari.
Nel corso del suo intervento l’ammiraglio Marzano, intervenuto in rappresentanza del capo di stato maggiore della Difesa, ha sottolineato come il modulo formativo offerto dalla Difesa “vuole essere una preziosa occasione di familiarizzazione con la realtà militare e con i teatri operativi dove agisce non solo il nostro personale ma anche quello di altri organismi, permettendo ai frequentatori di vivere in prima persona e ‘senza filtri’ il lavoro sul campo”.
“La condivisione di esperienze e professionalità – ha aggiunto – assicura benefici e possibilità di crescita ai giornalisti, cui offre un osservatorio esclusivo della realtà militare ed al nostro personale che può meglio approfondire la conoscenza delle dinamiche mediatiche per veicolare la comunicazione in maniera corretta, trasparente e puntuale. È un processo a ‘due vie’, di crescita e confronto positivo, la cui efficacia sta proprio nell’interazione e nel contributo che ciascuna parte mette a disposizione delle altre. Giornalisti e militari, giovani professionisti che, come Maria Grazia Cutuli, si impegnano quotidianamente spinti dalla passione per il loro lavoro e da una grande professionalità”.
L’ammiraglio Marzano ha poi ricordato “il maggiore Giuseppe La Rosa, ultimo militare caduto in operazioni in Afghanistan, per il senso del dovere, lo spirito di servizio che lo ha portato a proteggere, con il proprio corpo, il proprio equipaggio del Lince da una bomba” ed inoltre “il maggiore pilota Mariangela Valentini che poco prima dell’incidente sui cieli di Ascoli, in una intervista in merito alla sua esperienza in Afghanistan aveva detto: ‘Essere lì ti fa comprendere come sia importante supportare le nostre truppe e coloro che soffrono’. Le sue parole conducono idealmente a quelle della mamma di Maria Grazia Cutuli che, parlando della figlia, disse ‘dava voce a chi non l’aveva’”.
L’ammiraglio Marzano, concludendo il suo intervento, si è anche detto certo “che la ‘simbiosi’ tra mondo militare e civile, nel comune impegno per la pace ed il progresso, possa contribuire allo sviluppo di un’informazione operativa, scevra da condizionamenti di parte e nel ricordo di Maria Grazia Cutuli”.
“Auguro ai frequentatori del 7° Corso – ha concluso – di vivere questa esperienza formativa ed il futuro lavoro sul campo, con entusiasmo e passione”.
Il pro-rettore vicario professor Franchini ha evidenziato come il corso Cutuli dalla sua istituzione ad oggi ha “consentito a 150 giornalisti di formarsi come inviati in aree di crisi. Il corso è il fiore all’occhiello dell’Università Tor Vergata”.
“Il corso è un impegno formativo – ha affermato il professor Franco Salvatori – di alto profilo e alto livello. È motivo di soddisfazione inaugurare questo corso, che è arrivato alla settima edizione. Sette anni sembrano pochi ma sono una enormità per quello che sono stati”.
Di condizionamenti esterni ha parlato, Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera, “il giornalista fa bene il proprio mestiere quando conosce bene quello che deve raccontare senza rimanere ostaggio o vittima di strumenti di una propaganda sempre più raffinata e specifica come è accaduto per Maria Grazia Cutuli 13 anni fa e di recente a Foley e Sotloff”.
“Il giornalista – ha aggiunto – svolge una funzione utile per il proprio Paese se fa il proprio mestiere. Il corso Cutuli assume un significato importante, i giornalisti essendo in contatto con i militari, mantenendo però il rispetto dei ruoli, sono messi in condizione di interloquire con le forze sul campo”.
“I giornalisti che vanno in teatro operativo – ha concluso de Bortoli – sono rappresentanti del proprio Paese, testimoni di verità e messaggeri di pace”.
Donata Cutuli, sorella di Maria Grazia e vice presidente della Fondazione Cutuli, ha ringraziato il Centro Alti Studi della Difesa per aver ospitato la cerimonia di inaugurazione dell’edizione 2014-2015 del “Corso di perfezionamento in Giornalismo per inviati in aree di crisi – Maria Grazia Cutuli”.
Al termine della presentazione della settima edizione del Corso Cutuli, si è svolta la consegna dei diplomi ai 19 frequentatori dell’edizione 2013-2014. I corsisti presenti che hanno ritirato il premio sono stati: il maresciallo capo dei carabinieri Sebastiano Russo, il maggiore dell’aeronautica militare Davide Tortora, il tenente di vascello Davide Paioletti, il sottotenente di vascello Palma Agosta, la dott.ssa Afra Fanizzi, la dott.ssa Maria Stella Morgana, il dott. Giuseppe Nigro, il dott. Alessio Orlandi, dott.ssa Bianca Senatore e il dott. Davide Sperati.
Il corso, della durata di tre mesi, si svolge principalmente a Roma, prevede anche una trasferta in un teatro operativo all’estero ed inoltre delle esercitazioni pratiche in Italia presso strutture addestrative della Difesa. È riservato a giornalisti laureati iscritti all’albo o che siano in possesso del certificato di completamento del praticantato presso una delle Scuole di Giornalismo operanti in convenzione con l’Ordine dei giornalisti. Per l’edizione 2014-2015 il corso è accreditato presso l’Ordine nazionale dei giornalisti e dà diritto all’acquisizione di 10 crediti formativi professionali.