Per la diffamazione non può essere prevista alcuna sanzione penale. È il senso della sentenza della Corte europea dei diritti umani che ha dato ragione a due giornalisti portoghesi che erano stati condannati per diffamazione e che hanno vinto il ricorso presentato alla Corte di Strasburgo.
I giudici hanno stabilito che le autorità portoghesi hanno violato il diritto alla libertà d’espressione.
I giornalisti erano stati condannati a pagare una multa pari a 3.620 euro e 5.000 euro per danni morali dalla Corte d’appello di Lisbona che li aveva ritenuti colpevoli di aver diffamato l’allora vicepresidente della regione di Madeira.
Nella sentenza i giudici della Corte europea dei diritti umani sottolineano che il tribunale portoghese “condannando i giornalisti ha rotto l’equilibrio che deve esserci tra la salvaguardia del diritto alla libertà di stampa e quello del vice presidente della regione di Madeira a veder protetta la sua reputazione”.
Inoltre fanno notare che “indipendentemente dalla severità della condanna inflitta, l’esistenza stessa di una sanzione penale in questo caso, è tale da provocare un effetto dissuasivo sul contributo che la stampa porta al dibattito su temi di interesse generale, che non può essere ammesso che in casi particolarmente gravi“.
Fonte www.adginforma.it