Sono 1,8 milioni i bambini e i ragazzi che vivono in famiglie in condizione di povertà relativa, oltre 700 mila sono quelli che vivono in condizioni di povertà assoluta, cioè in famiglie prive di quei beni essenziali per il conseguimento di uno standard di vita minimamente accettabile (Istat, 2012).
La povertà minorile è una delle conseguenze della crisi economica e che, in ambito sanitario, presenta gli aspetti più problematici. La povertà, infatti, può essere considerata oggi come il principale ostacolo alla promozione della salute infantile.
Questo verrà approfondito nel convegno “Crisi economica e condizione infantile” in programma a Roma sabato 9 febbraio, dalle ore 9 alle ore 12, presso l’Aula Magna della Clinica Ostetrica del Policlinico Umberto I.
Sono previsti gli interventi di Franco Peracchi, docente di Economia presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, che parlerà delle conseguenze a lungo termine delle privazioni nei primi anni di vita.
Mario De Curtis insieme a Renato Lucchini, del Policlinico Umberto I, e Domenico Di Lallo, dell’Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio, parleranno delle problematiche osservate nell’area materno infantile.
Salvatore Geraci e Maria Franca Posa illustreranno l’esperienza degli ambiti della salute e dell’accoglienza della Caritas romana verso l’infanzia con particolare riferimento alle famiglie italiane che straniere.
Marina D’Amato, dell’Università di “Roma Tre”, sottolineerà il ruolo dell’infanzia nella nostra società. Infine Gabriel Levi e Maria Romani, della Neuropsichiatria Infantile della Sapienza-Policlinico Umberto I, faranno proposte concrete su come affrontare le problematiche legate alla salute mentale dell’età evolutiva.
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giugno 23, 2012