Cristina D’Avena, incontrastata e insostituibile beniamina delle sigle, torna a cantare dal vivo con i Gem Boy e parla a www.fattitaliani.it della soddisfazione e della gioia che prova durante i suoi concerti.
“Sono una sorta di festa dove tutti possono entrare – dice la cantante – un fantastico mondo colorato, che ti riporta all’infanzia, indietro nel tempo. In questa festa con i ragazzi condividiamo in modo sincero la voglia di divertimento, tutti possono venire a “giocare” e noi li accogliamo a braccia aperte”.
Continuando dà una motivazione del grande riscontro: “il concerto è bello anche a livello musicale, non sono canzoncine, ma sigle riarrangiate da musicisti, è impegnativo come qualsiasi altro concerto live. La sigla di cartoni animati è diventata vera e propria musica, un genere che porto avanti da trent’anni: chi viene ai concerti viene a sentire autentica musica”.
Che hanno in comune Cristina D’Avena con i dissacranti Gem Boy? “Il fatto che tutto il gruppo – conclude – ama le sigle dei cartoni animati. I Gem Boy hanno iniziato con le parodie dei cartoni animati prendendomi in giro e cantando “Ammazza Cristina”: ci accomuna l’amore per queste canzoni, io le canto da “brava ragazza”, loro da ‘cattivi’”.
Esercito: al Museo Storico dei Bersaglieri di Roma eventi e concerti fino al 20 settembre
settembre 19, 2015