La delegazione nazionale Anpci ha partecipato al seminario convocato dal gruppo parlamentare Pd della Camera di Deputati per trattare della proposta di legge sui Piccoli Comuni con lo slogan “Territori e comunità contro la crisi”.
Il seminario è stato introdotto dalla relazione dell’onorevole Ermete Realacci, primo firmatario dell’Atto Camera n. 65 del 15 marzo 2013. Il punto interessante della relazione e del provvedimento legislativo si ritrova nella stessa rubricazione del testo che reca: “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione pari o inferiore ai 5000 abitanti e dei territori montani e rurali nonché deleghe al governo per la riforma del sistema di governo delle medesime aree e per l’introduzione di sistemi di remunerazione dei servizi ambientali”.
Il dibattito ha evidenziato che è necessario procedere speditamente alla discussione ed all’approvazione in Aula di tale importante provvedimento, che ha visto l’ANPCI già in precedenza partecipare ad audizioni durante le quali ha presentato proprie proposte emendative ed integrative. Poiché è stato approvato in commissione un testo unificato che dovrà essere portato alla discussione plenaria, l’ANPCI ha chiesto all’onorevole Roberto Speranza, capogruppo del Pd alla Camera, di incontrarsi per presentare alcuni emendamenti al testo in discussione.
Gli interventi hanno visto, tra l’altro, alcuni Sindaci di Piccoli Comuni di varie parti d’Italia mantenere con forza e rivendicare proposte proprie dell’Anpci, ed in particolare:
– Abolizione del Patto di Stabilità per i Comuni pari o inferiori a 5.000 abitanti, e incentivi normativi e finanziari per il loro riequilibrio demografico;
– Non obbligatorietà delle Unioni dei Comuni ma libera scelta per: convenzioni, unioni o fusioni;
– Eliminazione del limite demografico per l’acquisizione di beni e servizi e per gli appalti di lavori per importi fino a 40.000 €uro.
Circa la questione del Patto di Stabilità si è avuta una certa apertura di buon auspicio sia da parte del Presidente della V Commissione Bilancio della Camera, onorevole Francesco Boccia moderatore dell’evento, che da parte del Sottosegretario al MEF, onorevole Pierpaolo Baretta, con ulteriore impegno del capogruppo del Pd, onorevole Roberto Speranza, già a partire con la legge di stabilità per il 2015, se sarà possibile, per i Comuni pari o inferiori a 5.000 abitanti.
L’ANPCI ha cercato di modificare l’orientamento dell’onorevole Mauro Guerra, Responsabile Anci Piccoli Comuni, circa l’obbligatorietà delle unioni e delle fusioni dei Comuni facendo ammettere nel dibattito, incalzato dai Sindaci relatori e dagli interventi del rappresentante di Anpci, il sindaco di Saracena, che la scelta dell’associazionismo dovrà essere su base volontaria, compresa la forma di convenzione definita “a stella”.
In tal senso si dovranno modificare le leggi vigenti e la proposta in discussione come sempre chiesto dall’Anpci.
La discussione ha fatto rilevare anche che il Pd ed il Governo si orienteranno per l’abolizione di tutte le tasse comunali da sostituire con un’unica tassa locale, interamente destinata ai Comuni. La questione è importante ma delicata perché non può basarsi soltanto sulla spesa storica, come avviene oggi, ma si dovranno conoscere i costi standard dei servizi per i livelli essenziali delle prestazioni (LEP). Nonché occorrerebbe rifinanziare e riequilibrare il fondo di solidarietà per i Comuni in difficoltà.
Il presidente del gruppo Pd della Camera, dal vivace dibattito prodotto dai Sindaci dei Piccoli Comuni intervenuti, ha preso atto dei problemi reali delle comunità locali minori dichiarando: “Oggi è un eroe il Sindaco ed il consigliere comunale che si candidano per la gestione dei Piccoli Comuni”.
“Il PD – ha aggiunto -, ormai assurto a Partito della Nazione, vuole farsi carico anche dei problemi dei Comuni pari o inferiori a 5.000 abitanti e delle loro popolazioni che rappresentano circa il 60% del territorio ed oltre 10 milioni di cittadini”.
Il presidente del gruppo Pd della Camera ha affermato di essere pronto, insieme al PD, a ricevere le associazioni per ascoltare le loro proposte migliorative dettate dall’esperienza quotidiana ed anche le spinte che verranno per offrire risposte adeguate ai veri bisogni di quella parte d’Italia che rappresenta un mondo finora sottostimato e lasciato al proprio destino.
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agosto 30, 2014