L’ingresso del personale femminile nelle Forze Armate ha costituito un evento che, nella coscienza comune, è stato, e viene ancora avvertito, come la conquista da parte della donna di una nuova frontiera di una società, fino a ieri, fortemente declinata al maschile.
L’esercizio al femminile di questa libertà, la domanda che lo muove, l’offerta che lo sostiene, le problematiche che lo accompagnano sono state oggetto di dibattito, martedì 23 settembre, alla scuola militare “Teulié” di Milano.
I saloni storici della scuola hanno fornito la perfetta cornice al dibattito sul tema “Donne ed Esercito – Valori e realizzazione nella Forza Armata”.
L’evento ha rappresentato un momento di riflessione sui temi della donna in uniforme, quale realtà sociale in Italia e all’estero. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Il Tempo Delle Donne”, organizzata dalla Fondazione Corriere della Sera con la collaborazione de “La Libreria Militare” di Milano, rappresentata in questa serata dal suo titolare, Angelo Pirocchi.
L’incontro è stato moderato dalla dottoressa Federica Saini Fasanotti, storica militare e scrittrice, che ha collaborato spesso con l’Esercito Italiano e con il Comando del Nato Rapid Deployable Corps – Italy (Nrdc-Ita) di Solbiate Olona.
Coniugato al femminile, al confronto hanno preso parte, ciascuna portando la propria esperienza: il capitano Silvia Guberti, comandante di una batteria del reggimento artiglieria terrestre della brigata Taurinense (con sede a Fossano); il tenente Federica Zannino, comandante di plotone del 1° reggimento trasmissioni (con sede a Milano); il tenente Ramona De Nigris, comandante di plotone allievi della Scuola Militare Teuliè (con sede a Milano); il tenente Federica Baccanelli, ufficiale medico del reggimento di supporto di Nrdc-Ita (con sede a Solbiate Olona); il 1° caporale maggiore Valeria Di Schiavi Iorio, che ha partecipato all’operazione Strade Sicure a Lampedusa ed è effettiva al 1° reggimento trasmissioni (a Milano); il caporale maggiore capo Simona Di Silvestro, impiegata nel 2005-2006 come scorta del generale di corpo d’armata Mauro Del Vecchio quando questi era comandante della missione Isaf in Afghanistan, ed effettiva al reggimento di supporto di Nrdc-Ita (a Solbiate Olona); il caporale maggiore Scelto Sara Crivellari, del reparto supporti tattici della brigata Taurinense (con sede a Torino); il 1° caporale Teresa Santoro, del 3° reggimento alpini (con sede a Pinerolo); il 1° caporale maggiore Michela Rubini, del reggimento Nizza Cavalleria (con sede a Bellinzago Novarese) e, infine, l’allieva Giada Conconi, della Scuola Militare Teuliè.
Nel corso del dibattito sono stati affrontati temi quali il processo d’integrazione del personale femminile nel mondo militare, le difficoltà di adattamento al doppio ruolo di militare e madre e di come la componente femminile in grigio-verde si sia brillantemente disimpegnata nello svolgimento di alcune delicate missioni internazionali. Non ultimo, si è anche parlato di come e perché talora sul lavoro nascano unioni affettive fra colleghi.
Presente il comandante del comando militare Esercito della Lombardia, generale di brigata Antonio Pennino, che ha ricordato come anche per la componente maschile si sia presentata una necessità di adattamento alla nuova realtà sociale della donna in divisa, e di come le donne abbiano arricchito le istituzioni portando la loro organizzazione mentale all’interno delle Forze Armate. Citando il Ministro Pinotti, ha concluso il generale Pennino “le donne hanno trovato una carriera senza differenza di genere”.
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