Due operai edili, Francesco Scalise e Luciano Gallo, sono scomparsi da ieri 17 gennaio mentre erano in Libia, nella zona della località Derna della Cirenaica.
I due operai, residenti rispettivamente a Pianopoli e Feroleto Antico, due comuni della provincia di Catanzaro, si trovano nel Paese nordafricano da cinque mesi per eseguire dei lavori con una società edile che si occupa di grandi opere pubbliche. Ieri mattina Francesco Scalise, 62 anni, e Luciano Gallo, 48 anni, sono usciti con il loro furgone per eseguire dei lavori e non hanno fatto più rientro al cantiere.
Il furgone con gli attrezzi da lavoro utilizzato dai due operai è stato trovato abbandonato in una zona isolata.
Il ritrovamento è stato effettuato da alcuni operai della General World di Crotone (la General World è una impresa edile con sede legale a Roma e una unità locale a Petilia Policastro n.d.r.), l’impresa edile per la quale lavorano Francesco Scalise e Luciano Gallo. Gli operai hanno cercato i loro due colleghi nella zona adiacente a quella del ritrovamento del furgone, ma al momento non hanno trovato alcuna traccia. Vani anche i tentativi di provare a contattare i due attraverso il telefono cellulare.
Nella base della General World si trova il fratello di uno dei due, Angelo Scalise. E’ stato lui a dare l’allarme rivolgendosi all’ambasciata italiana a Tripoli. La prefettura di Catanzaro ha informato immediatamente la Farnesina e a confermare la scomparsa anche il console italiano a Bengasi Federico Ciattaglia.
“Stiamo facendo tutti gli accertamenti possibili per chiarire la situazione” ha detto il console aggiungendo che la zona della località Derna è “ad alto rischio”.
“Sappiamo – ha aggiunto – che in quella zona la situazione è molto difficile e lo abbiamo segnalato. Ci rendiamo conto che molte aziende hanno fatto scelte coraggiose ad operare in quella zona della Cirenaica che è ad alto rischio. Siamo facendo tutto il possibile”.
Anche dalla Farnesina è arrivata la conferma che “sono irreperibili” da ieri due operai edili calabresi che lavorano in Libia.
“L’unità di crisi, in accordo con l’ambasciata a Tripoli, sta vagliando ogni ipotesi”, hanno riferito fonti del ministero degli Esteri.
Attimi di apprensione stanno vivendo i familiari che hanno preferito non rilasciare dichiarazioni limitandosi a sostenere che “è stato informato il Ministero degli Esteri. Noi non possiamo dire nulla”.
Gianluca Cuda, il sindaco di Pianopoli, comune dove risiede Francesco Scalise, è intervenuto sulla vicenda: “Siamo preoccupati, ma ho parlato con i familiari di Francesco e mi hanno evidenziato quanto sia prematuro prendere in considerazione possibili sequestri o situazioni simili. E’ saggio attendere, ci auguriamo possa andare tutto bene”.
Il primo cittadino ha raccontato di avere visto Scalise a Natale: “E’ ritornato per trascorrere qualche giorno di festa con i parenti. Mi ha parlato di quella che ha definito ‘una nuova avventura’, considerato che a 63 anni e’ dovuto partire nuovamente per lavorare all’estero. Mi ha parlato della sua esperienza in Libia con entusiasmo ed in maniera positiva, anche se sapeva che la situazione era difficile”. Scalise e’ sposato e padre di due figlie ed aveva gia’ lavorato in Libia in passato. Vicino ai familiari della famiglia di Luciano Gallo anche il sindaco di Feroleto Antico, Pietro Fazio: “Mi sono immediatamente attivato – ha detto – per incontrare i familiari di Luciano ed avere notizie sull’accaduto. Faremo tutto quello che è necessario per stare vicini ai familiari di Luciano. Tutta la comunità di Feroleto Antico è vicina a queste persone che attendono di rivedere al più presto il loro congiunto”.
Fonte www.rainews.it