(di Biagio Liotti) – Il fascino e l’importanza dell’Ordine dei Cavalieri Templari resiste e sembra essere sempre più attuale.
Da qualche tempo, una serie di studi collegano la figura di Hugo de Paganis, il primo maestro templare, all’Italia tanto da sostenere che de Paganis sia nato nel nostro Paese.
Su questo personaggio e su questo interessante aspetto abbiamo incontrato Massimo Agostini, medico, scrittore ed esperto di templarismo, autore del libro Et in Arcadia Ego – I miti dei Popoli del Mare (Edizioni Tipheret).
“Questo libro – spiega Agostini – è il frutto di una ricerca approfondita di documenti. Si tratta di un viaggio di carattere anche spirituale e simbolico ma soprattutto nella storia avendo avuto la fortuna di incontrare una nobile famiglia toscana, gli Agostini Venerosi della Seta Fantini, che mi hanno aperto i loro archivi”.
“La ricerca – continua – ha portato Pisa ad essere al centro di un mistero. Bernardo è presente a Pisa, sempre a Pisa c’è il ruolo di Matilde di Canossa, il primo patriarca a Gerusalemme dopo le crociate è il Vescovo di Pisa, tanti elementi che rendono la capitale dell’allora Repubblica Marinara, al centro della storia dei Templari e su questo si innesta la storia di una famiglia, gli Emburraci di Pisa”.
“Strane leggende – prosegue – legate ad una pisana che racconta di dodici monaci che arrivano dalla Calabria e devono recarsi in un castello a nascondere un segreto proveniente dalla Terra Santa, qualcuno suppone si trattasse dell’Arca dell’Alleanza”.
La stessa leggenda si ritrova raccontata con Matilde di Canossa, con dodici monaci provenienti da Orval e che vanno a fondare Sion.
Perché questo fascino legato ai templari e soprattutto, i templari possono essere attuali?
Questo percorso nasce grazie alla ricerca del mistero che ha in sé la scoperta e il rispetto di valori etici e morali appartenuti ad antiche tradizioni spirituali. Da qui parliamo anche di templarismo moderno, che a mio avviso, deve esistere per l’esaltazione di questi valori spirituali attraverso un percorso indipendente a volte, dalla stessa religione.
Qual è il suo parere da ricercatore sul nascere di queste associazioni e ordini templari?
E’ difficile poter catalogare e giudicare. Se il percorso, indipendentemente dalle appartenenze, è legato ad un desiderio vero, di elevazione e comprensione, perché no?
Un libro avvincente che non solo riporta ad una nuova visione della storia legata ai Templari ma che richiama l’attenzione su uno dei periodi più controversi della cristianità, le crociate.
Sull’Ordine del Tempio si è scritto e continuerà a scrivere molto, tuttavia la Santa Sede ha sempre mantenuto le distanze dalla sua soppressione, nel 1312-1314 a seguito della bolla papale di Clemente V.