(di Roberto Falaschi) – In Italia il caos è sovrano, grazie ad un governo così inetto che comunque produce danni, sia che agisca, sia che resti inerte.
Siccome i suoi membri sanno che in caso delle necessarie elezioni politiche avverrebbe il totale sfacelo per questa maggioranza arraffazzonata con l’ausilio del Capo dello Stato, tirano avanti con il supporto di una buona parte del Parlamento spaventato di perdere un seggio che non rivedrebbero mai più.
Pertanto ai cittadini italiani e preclusoci andare alle urne per avere una nuova maggioranza e quindi un altro governo che, comunque, sarebbe migliore di questo costituito da gente totalmente incompetente, ignorante ed imbevuta di confuse ideologie sostenuti dal Presidente della Repubblica che certamente non svolge la sua funzione al di sopra delle parti, così come stabilito dalla costituzione.
Questo per non parlare di quelli al soldo dei poteri forti finanziari che comunque non portano avanti gli interessi dell’Italia e conseguentemente degli italiani.
E’ mai possibile discutere di un Mes o di un Recovery Found per mesi ai quali l’Italia dovrebbe versare soldi degli italiani per poi chiederne una parte in prestito con interessi e condizioni capestro a scapito anche della sovranità in quanto stranieri obbligherebbero a prendere le decisioni che stabiliscono, così come avvenuto per la Grecia, straziata dalla Troika?
Quando mai si è visto che la finanza svolge attività a favore delle collettività? Nulla è più ceca ed avida della finanza che conosce solo capitale, ratei, interessi et similia.
In cambio dei soldi italiani l’UE concederebbe alcuni miliardi di elemosina gratis. Ciò potrebbe anche sembrare interessante, se non fosse che alcuni stati (vedi i così detti frugali) che non riceveranno il “regalo” avranno uno sconto equivalente per quanto riguarda il contributo obbligatorio annuale di tutti i membri.
Pensare che sono mesi che si della discute della questione ed il Presidente del Consiglio dei Ministri e la sua corte si sperticano in complimenti a se stessi in infinite monotone conferenze stampa ed apparizioni televisive. Per non parlare poi dei giornali che si sbrodolano in elogi e gongolano di gioia ai miliardi che arriveranno. Un proverbio toscano sostiene che chi si loda s’imbroda.
Si magari i fondi di cui il governo parla giungeranno pure, ma oltre a portarsi dietro condizioni capestro per la sovranità dell’Italia, arriveranno, se tutto andrà come raccontato, nel 2021 avanzato, cioè in enorme ritardo rispetto alle necessità urgenti per la ripresa dell’economia, abbondantemente disastrata da un governo che non considera gli interessi nazionali, suo primo compito. E intanto le imprese chiudono, i negozi abbassano le serrande, i turisti spaventati dalla politica del terrore portata avanti dal governo vanno altrove, le condizioni di lavoro degli esercizi pubblici sono rese così difficili ed onerose che molti hanno rinunciato ad aprire e la disoccupazione vola, e vola molto veloce e la CIG langue.
L’Italia è, malgrado quanto blaterano alcuni stati, il maggior risparmiatore dell’UE, se non del mondo, e quindi perché non utilizzare i risparmi nazionali per generare quei capitali necessari al rilancio dell’economia? Si può fare.
Perché chiedere l’elemosina all’estero ed essere trattati con sussiego da paesi che sicuramente non hanno assolutamente nulla meglio dell’Italia, salvo la classe di governo? Si può evitare.
Perché il Presidente della Repubblica, assodata l’incapacità gestionale della compagine governativa e della maggioranza parlamentare non scioglie le Camere porta gli italiani al voto? Qualsiasi risultato uscirà dalle urne darà una situazione se non migliore, comunque meno peggio. Ci vuol poco.
Quale complesso d’inferiorità spinge questa classe dirigente ad essere sottomessa quando l’Italia è un grande paese con una potenza economica che solo Germania e Francia superano in Europa? Specialmente ora dopo la BREXIT?
Perché non far valere il PIL italiano senza il quale l’euro probabilmente non avrebbe vita lunga?
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è costretto a parlare utilizzando il futuro perché non è in misura di evidenziare risultati positivi statisticamente provati. Che disgrazia per gli italiani! che se consultano i dati forniti dall’UE sul post Covid-19 scoprono che su 27 paesi l’Italia occupa la 27ma posizione. Che bel risultato del governo che invece di incoraggiare i cittadini ad affrontare l’avversità ha fatto quanto possibile per spargere terrore anche escludendo il Parlamento con quel semplice regolamento che è il DPCM.
Malauguratamente l’autunno sarà indiscutibilmente socialmente molto caldo con i modi al pettine… per questo si vorrebbe prolungare l’emergenza.