Il generale Luciano Portolano, Head of Mission e Force Commander di Unifil, ha ricevuto presso la base di Naqoura, il ministro degli Affari Esteri del Governo libanese, Gebran Bassil.
Si è trattato della prima visita ufficiale del ministro libanese nel sud del Libano, passo fortemente voluto dal generale Portolano per coinvolgere maggiormente le istituzioni governative nelle attività svolte dal contingente multinazionale di Unifil in stretta cooperazione con le Lebanese Armed Forces (LAF).
Al centro delle discussioni è stato il tema della sicurezza in considerazione delle forti tensioni lungo il confine orientale siriano e al nord, alle porte di Tripoli, che stanno mettendo il Governo libanese e le sue Forze Armate a dura prova, alla luce, anche, di un quadro politico instabile per l’assenza di un accordo sulle elezioni presidenziali.
Il generale Portolano ha voluto rimarcare, proprio in questo clima di incertezza, l’ottimo lavoro svolto dal Gabinetto e, soprattutto, il ruolo chiave ricoperto dalle Lebanese Armed Forces (LAF), a garanzia dell’integrità territoriale e della stabilità non solo nel sud del Libano ma in tutto il Paese.
Nel corso dell’incontro, il ministro Bassil ha ricevuto un inquadramento operativo della missione, durante il quale il generale Portolano ha puntualizzato che “sebbene la situazione nel sud del Libano sia stabile, Unifil ha implementato le attività di controllo del territorio e monitoraggio delle acque antistanti il Libano, grazie alla capacità marittima di Unifil, in sinergia con le LAF, per fronteggiare efficacemente eventuali ripercussioni delle turbolenze in atto al di fuori dell’Area di Responsabilità”.
Tra queste, il generale Portolano ha evidenziato come “l’afflusso di circa 53.000 rifugiati siriani a sud del fiume Litani, su di una popolazione di circa mezzo milione di abitanti, potrebbe comportare delle tensioni tra i locali, dovute ad un tessuto socio-economico probabilmente non in grado di accogliere così tanta gente”. Inoltre, ha ricordato come “le stesse LAF in virtù del loro impegno nel contrastare le milizie filo qaediste o ISIS, sono, di fatto, un bersaglio per azioni terroristiche ovunque si trovino”.
In tale contesto, il generale portolano ha evidenziato l’importanza dello Strategic Dialogue, processo politico-militare finalizzato a sviluppare quelle capacità in seno alle LAF, in termini di personale, armamenti e mezzi, che consentano un graduale passaggio della completa responsabilità della sicurezza in questa zona del Libano nelle mani delle Forze Armate libanesi e il raggiungimento del cessate il fuoco permanente, obiettivo finale della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicureza dell’Onu.
Il generale Portolano ha concluso l’incontro ribadendo l’impegno di Unifil nell’implementare lapartnership strategica con le LAF nel sud del Libano e evidenziando la grande attenzione verso la popolazione locale.
Al riguardo, ha aggiunto che “UNIFIL è in continuo contatto con le autorità e le comunità locali, per accrescere la mutua conoscenza e la fiducia reciproca” e che grazie ai fondi resi disponibili da UNIFIL e dalle 38 Nazioni contributrici vengono sviluppati progetti mirati a garantire beni e servizi di prima necessità e infrastrutture a quelle comunità più bisognose e forniti servizi di assistenza medica e veterinaria.
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