Via Mare grande é una via del centro storico di San Pietroburgo.
Qui, nel ‘700, viveva la classe media, i cittadini più abbienti e prima della rivoluzione del 1917 era una delle principali vie alla moda di San Pietroburgo. Sulla stessa via la statua del più grande poeta Alexander Sergeyevich Pushkin a ricordare le tradizioni russe più autentiche.
La via fu restaurata poco dopo la caduta del muro di Berlino, nel 1993, ma già nel 1990 in un elegante palazzo in stile liberty l’iconico ritratto di un cambiamento, che i cittadini dell’Unione Sovietica avevano tanto atteso.
Al numero civico 11/6 si trovava la sede della nota catena McDonald e i cittadini della Russia sovietica facevano pazientemente la fila per assaggiare il prodotto di una “civiltà” occidentale decisamente post-industriale e post-moderna.
Il 25 agosto scorso, con la crisi ucraina che manifestava la sua virulenza e con il presidente Putin riaffermava la sua visione imperiale, le autorità hanno chiuso l’attività per motivi sanitari.
La notizia non ha avuto una grande risonanza sui media internazionale perché, in realtà, il messaggio è rivolto a un pubblico interno che scrive in cirillico: il sipario rivolto a occidente si è nuovamente chiuso. Ecco, il sipario è stato calato su questa avventura democratica ventennale, protagonista indiscusso: la glasnost!