Gli Stati Uniti d’America hanno riconsegnato sette opere d’arte allo Stato italiano, nelle mani del generale di brigata Pasquale Muggeo, comandante del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
La cerimonia di riconsegna si è tenuta presso l’ambasciata italiana a Washington, alla presenza del ministro dell’Interno USA (Secretary Homeland Security), Janet Napolitano; dell’ambasciatore italiano, Claudio Bisognero; del direttore dell’ICE (Immigration and Customs Enforcement), John Morton, e della stampa italiana ed internazionale.
Tutti i beni restituiti erano stati sequestrati e confiscati nel corso di complesse attività investigative condotte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale in stretta collaborazione con l’ICE, in quanto giunti illegalmente negli USA con falsa documentazione.
Il risultato è il frutto dei proficui e stretti rapporti di cooperazione tra il Comando carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e le autorità statunitensi.
Sono stati restituiti:
- un dipinto ad olio su rame, intitolato Leda ed il cigno, del XVI secolo attribuito all’artista Lelio Orsi. L’opera, uscita illegalmente dall’Italia nel 2008, era stata posta all’incanto presso una nota casa d’asta americana per la somma di circa un milione e mezzo di dollari. Le indagini del Comando, avviate già nel 2006, avevano permesso di individuare e disarticolare un sodalizio criminale transnazionale composto da 12 persone;
- tre pagine miniate su carta pergamenata del 1400 e 1500, trafugate, dalla Chiesa di San Paolo di Pistoia nel 1990 e dall’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore di Asciano (SI) nel 1975. Tutti e tre i capolavori erano stati individuati nell’ambito di controlli eseguiti sulla commercializzazione online e mediante riscontri fotografici comparativi eseguiti nella Banca Dati delle opere d’arte illecitamente sottratte, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
- un’erma in marmo gianiforme (Giano bifronte) del I sec. d.C., illecitamente scavata in Italia ed indebitamente esportata all’estero. Il reperto era stato messo all’asta a New York l’11 dicembre 2009 da un cittadino canadese per 20mila dollari. L’opera è stata localizzata in seguito ai riscontri effettuati con la Banca Dati delle opere illecitamente sottratte correlati alle risultanze di altre investigazioni.
- una pelike attica a figure rosse ed una situla apula, rispettivamente del V e del IV sec a.C., anch’esse illecitamente sottratte al patrimonio storico-artistico italiano, poste in vendita all’asta a NewYork il 3 giugno 2009 e ritrovate in forza di puntuali controlli incrociati fra Banca Dati ed altre indagini in corso.