I Granatieri di Sardegna, specialità più antica dell’Esercito italiano, il 18 febbraio, come ogni anno dal 1776, hanno celebrato solennemente don Alberto Genovese, duca di San Pietro, sfilando in armi per le vie di Roma. I Granatieri sono impegnati da mesi nell’operazione Strade Sicure con oltre 400 uomini e donne, presidiano i punti più sensibili di Roma, ambasciate, istituti scolastici, centri di culto.
La cerimonia si è svolta nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri alla presenza del sottosegretario di stato alla Difesa Domenico Rossi, del capo di stato maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano, di numerose autorità civili e militari e di tantissimi Granatieri di ieri e di oggi.
Con la cerimonia odierna i Granatieri ricordano il proprio benefattore che nel 1776 lasciò al reggimento una somma di denaro chiedendo che i fondi fossero impiegati per mantenere il decoro della musica del reggimento e per celebrare una messa in suffragio nell’anniversario della sua morte.
Da allora i Granatieri di Sardegna hanno mantenuto fede a questa promessa e il 18 febbraio di ogni anno, anche in guerra e in prigionia, hanno onorato in armi il proprio impegno di fedeltà ricordando, oltre al generoso duca, anche il sacrificio di tutti coloro che, in oltre tre secoli e mezzo di storia, sono caduti nell’adempimento del loro dovere indossando i “bianchi alamari”, simbolo dell’Unità.
I Granatieri di Sardegna oltre a svolgere i più importanti servizi presidiari e di alta rappresentanza della Capitale, hanno partecipato a tutte le operazioni in cui è impegnato l’Esercito italiano in Patria e all’estero.
Dopo numerose esperienze in Afghanistan e Kossovo, nel 2014 la Brigata Granatieri ha preso parte, sotto l’insegna delle Nazioni Unite, alla missione UNIFIL in Libano.
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