(da Herat Clara Salpietro) – “Questa terra ha ancora bisogno di noi”, queste le parole utilizzate dal cappellano militare italiano, don Gianmario Piga, durante l’omelia della Messa nella notte di Natale a Camp Arena, a Herat (Afghanistan), sede del Regional Command West dell’operazione Isaf (International Security Assistance Force) e dove risiede la parte più consistente del contingente italiano su base brigata Sassari, guidata dal generale Luciano Portolano.
Dopo il cenone nella mensa di Camp Arena, i militari italiani, spagnoli, americani, albanesi e lituani, hanno partecipato alla funzione religiosa concelebrata da don Gianmario e dal cappellano militare spagnolo Padre Angel Belinchón, presso l’hangar della Task Force Astore.
La funzione è stata impreziosita da canti natalizi in spagnolo, italiano, inglese e in lingua sarda, eseguiti dal coro composto da militari provenienti da diverse nazioni.
Appesi all’albero di Natale, posizionato accanto all’altare, c’erano i disegni dei bambini italiani, afghani e spagnoli, che hanno voluto inviare messaggi di “auguri di buon Natale” ai militari impegnati nella missione Isaf in Afghanistan.
Don Gianmario ha ricordato i 45 militari italiani caduti in Afghanistan e i soldati degli altri contingenti che hanno perso la vita sul suolo afghano, rivolgendo un pensiero alle loro famiglie.
“Dobbiamo consegnare ai bambini afghani una terra di pace – ha evidenziato il cappellano militare italiano -, dove possano sentirsi sicuri e possano un giorno trovare lavoro. L’attività che stiamo svolgendo qui, la stiamo facendo per i nostri figli. Chiediamo al Signore che la nostra opera porti pace. Se c’è pace nel nostro cuore, possiamo trasmetterla anche agli altri”.
Gratitudine per l’impegno profuso dalle Unità nazionali e internazionali nell’area del Regional Command West, è stata rivolta dal generale Portolano ai suoi uomini radunati, in via eccezionale, in Piazza Italia il 24 dicembre.
“Grazie per quanto state facendo – ha detto il generale Portolano – per migliorare la libertà e la sicurezza in Afghanistan e per i vostri sforzi che sono riconosciuti da tutto il popolo italiano. I risultati conseguiti sono il frutto della vostra preparazione e del vostro impegno”.
“Grazie alle vostre famiglie – ha proseguito il comandante del Regional Command West – per il supporto che vi stanno dando e grazie per il supporto che voi date a me”.
Il giorno di Natale il generale Portolano ha visitato le basi militari presenti nell’ampia regione dell’Afghanistan occidentale, circa 54 mila chilometri quadrati.
Inoltre il 25 dicembre il comandante del contingente Nato in Afghanistan, generale John Allen, accompagnato dal generale Luciano Portolano, ha visitato Adraskan (dove è presente una piccola missione dei carabinieri italiani per l’addestramento della polizia afghana), Shindand (sede della Task Force Center su base 66° reggimento aeromobile Trieste) e in Herat la sede di Camp Stone (sede di Unità Usa e Omlt, quest’ultima missione affidata a personale italiano in qualità di mentor dell’esercito afghano), portando il saluto e gli auguri di buon Natale e buon inizio anno.
Foto fornite dal Media Combat Team dell’Esercito Italiano