Il vice comandante della Nato Training Mission-Iraq (NTM-I), generale di divisione italiano Giovanni Armentani, ha salutato in questi giorni i Carabinieri appartenenti alla Gendarmerie Training Unit, il reparto che si appresta a lasciare l’Iraq dopo quattro anni di ininterrotta presenza nell’ambito della missione addestrativa della Nato in Iraq, congratulandosi con loro per l’eccezionale lavoro svolto. (foto sopra Camp Dublin, Baghdad – Il vice comandante della NTM-I generale Armentani saluta i Carabinieri della Gendarmerie Training Unit che si apprestano a lasciare l’Iraq – foto a cura di NTM-I)
“I risultati da voi raggiunti si commentano da soli”, ha affermato il generale Armentani che ha voluto ricordare alcuni significativi dati sull’attività svolta dai Carabinieri dell’unità addestrativa.
“Circa 11.000 poliziotti della Iraqi Federal e Oil Police – ha precisato – sono stati da voi addestrati dal 2007 a oggi grazie a 20 corsi basici, 17 corsi di formazione per istruttori e ben 41 corsi di specialità che comprendevano lezioni di Counter-IED, Counter Insurgency e Investigazioni sulla scena del crimine. Il prodotto di questo impegno ha soddisfatto per più del doppio le iniziali richieste delle autorità irachene. Grazie anche al vostro operato la Polizia irachena è adesso in grado di organizzare e condurre i propri corsi autonomamente e con grande professionalità”.
Il generale Armentani ha poi evidenziato come, al termine di questa fase ‘tattica’ della vita della NTM-I, inizi ora una fase di carattere prevalentemente strategico.
I Carabinieri che continueranno a servire nell’ambito della Police Advisory and Training Division (PATD) della missione, guidati dal colonnello Michele Facciorusso, saranno, infatti, chiamati a fornire consulenza ai vertici istituzionali delle Forze di Sicurezza e al Ministero dell’Interno, ad incrementare l’organizzazione di attività da condurre nelle scuole e centri di eccellenza dei Paesi della Nato, oltre che fornire addestramento molto più specializzato, ricorrendo anche all’impiego di team mobili dall’Italia, su chiamata.
La cerimonia dell’ammainabandiera a Camp Dublin a Baghdad, struttura sinora utilizzata dai Carabinieri per condurre l’addestramento dei poliziotti iracheni, segna quindi solo l’inizio dell’evoluzione della missione addestrativa della Nato allo scopo di rendere sempre più vicina la completa autosufficienza delle Forze di Sicurezza del Paese, dimostratosi interessato a stringere una solida partnership con la Nato.
Il generale ha infine rivolto parole di compiacimento al colonnello Michele Facciorusso, comandante della PATD e al tenente colonnello Sergio Di Rosalia che per sette mesi è stato alla guida della Gendarmerie Training Unit.