(TMNews) – Servizi segreti e comunicazione istituzionale possono apparire concetti contraddittori, eppure i Servizi d’intelligence italiani hanno presentato il 18 giugno a Palazzo Chigi il loro nuovo sito internet che si propone proprio l’obbiettivo di aumentare il dialogo con i cittadini, soprattutto i giovani.
“Il rapporto tra Servizi segreti e comunicazione può sembrare un ossimoro, ma non lo è perchè un’efficace sicurezza deve essere partecipata e dunque richiede maggiore consapevolezza da parte dei cittadini” ha detto l’ambasciatore Giampiero Massolo, direttore del Dis, il Dipartimento delle Informazioni per la sicurezza, che coordina l’attività operativa dell’Aise, che opera all’estero ed è diretto dal generale Adriano Santini, e dell’Aisi, che opera all’interno sotto la direzione del generale Arturo Esposito.
“Non siamo interessati a un riserbo vano, perchè una riservatezza eccessiva, se immotivata, può essere controproducente – ha detto ancora Massolo – E poi abbiamo un obbligo morale verso i cittadini: dimostrare che siamo un servizio normale per la loro sicurezza, che oggi richiede nuove competenze per contrastare una minaccia che si è molto modificata negli ultimi anni e che oggi tende a mettere in crisi, attraverso gli attacchi informatici o lo spionaggio economico, l’intera capacità competitiva del Paese. Per questo penso che abbiamo tutto da guadagnare se ci facciamo conoscere meglio”.
“Le nuove sfide dell’intelligence sono enormi – ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai Servizi Marco Minniti – Basti pensare alla sicurezza informativa: nell’ultimo anno sono stati registrati 556 milioni di reati informatici, in aumento del 42%, con una dimensione economica di 110 miliardi di dollari. Questo nuovo sito serve a testimoniare ai cittadini che non siamo un Paese di gattini ciechi, che siamo in grado di fronteggiare con la nuova organizzazione dei servizi le minacce all’interno e all’estero, coordinando al meglio sicurezza interna, antiterrorismo, intelligence economica e sicurezza informatica”.
Minniti ha poi sottolineato la volontà del Governo di collaborare strettamente col Parlamento (era presente il presidente del Copasir Stucchi, insieme agli ex sottosegretari ai Servizi Letta e Di Gennaro) e di ottenere il massimo consenso tra le forze politiche sulle scelte che riguardano i servizi e la sicurezza.
“La nostra sfida – ha concluso Minniti – è far convivere sicurezza e libertà, che non sono termini antitetici, ma due facce della stessa medaglia, perchè non c’è sicurezza senza il rispetto dei diritti costituzionali di libertà e non c’è libertà senza sicurezza individuale e collettiva”.
Il nuovo sito, www.sicurezzanazionale.gov.it, si apre un breve filmato che illustra la missione dei servizi e col nuovo logo (una colomba arancione che spicca il voto, disegnato dall’architetto Fuksas).
Ci sono poi sezioni dedicate alle attività, alla cultura della sicurezza, alla documentazione di norme e relazioni, alle imprese e infine la sezione “lavora con noi” dedicata particolarmente ai giovani. “Non vogliamo promettere assunzioni che in questo momento non potremmo soddisfare – ha detto Massolo – ma creare un bacino potenziale da cui speriamo in futuro di poter attingere per aggiornare i nostri esperti” soprattutto nei settori della sicurezza informativa e dell’intelligence economico-finanziaria ed energetica.
Già negli anni scorsi i Servizi avevano effettuato una raccolta di curricula su internet e avevano ottenuto ben 20 mila risposte e il mese scorso al Forum della Pa circa 2 mila giovani hanno compilato un formulario dei Servizi. “Vogliamo intensificare le relazioni con i giovani – ha detto Minniti – per questo stiamo preparando un road show nelle Università, da Torino a Palermo”.