(di Clara Salpietro) – “Incrementare l’addestramento di reparti aeronavali e terrestri delle Forze Armate italiane e maltesi, e dei paesi dell’Iniziativa 5+5, ricercando forme di cooperazione ed integrazione in operazioni di soccorso in mare, Maritime Law Enforcement e sicurezza nel Mar Mediterraneo”. Questo lo scopo dell’esercitazione Canale che viene organizzata dal 1994 con cadenza annuale (ad eccezione del 2011), inoltre, secondo una consuetudine consolidata nel tempo e nel più totale rispetto del criterio di reciprocità, si svolge alternativamente nelle acque maltesi e italiane.
La responsabilità della pianificazione e condotta dell’attività è devoluta alternativamente ai due Paesi. Quando l’esercitazione si svolge in Italia, il coordinamento generale è affidato al Comando Operativo di vertice Interforze (COI), per conto del Capo di Stato Maggiore della Difesa, mentre la pianificazione operativa degli eventi addestrativi al Comandante le Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera (COMFORPAT) di base ad Augusta.
A partire dalla sua terza edizione, svoltasi nel 1996, la “Canale” oltre a impiegare unità dell’Aeronautica Militare, dei Carabinieri e della Guardia Costiera è aperta alla partecipazione di paesi terzi e numerose sono le nazioni della regione mediterranea che inviano rappresentanti in qualità di osservatori.
Nel tempo, l’esercitazione “Canale” ha visto crescere la sua importanza fino a rappresentare una delle più significative realtà nel quadro della cooperazione nel Mediterraneo. L’esercitazione, infatti, costituendo un avvenimento di rilievo presenta contenuti e prospettive che risultano in linea con le più attuali tendenze ed iniziative nel contesto dell’Iniziativa “5+5”.
Gli obiettivi a cui mira la Canale sono: addestrare i Comandi a determinare le zone ed i metodi di ricerca, all’uso delle procedure per l’allarme e l’avvio delle operazioni di “Search And Rescue” (SAR); implementazione del V-RMTC (Virtual – Regional Maritime Traffic Centre); sperimentare la cooperazione/integrazione di assetti navali ed aerei in operazioni di controllo del traffico mercantile, al fine di prevenire e reprimere attività illegali con azioni di polizia marittima (Maritime Law Enforcement – MLE); boarding ed eventuale dirottamento di unità mercantili sospettate di traffici illeciti; esercitare team EOD nella pratica d’operazioni EOD navali e nell’IEDD; protezione di unità mercantili contro azioni di terrorismo e Counter-Piracy; attivazione di un Centro Operativo con le funzioni di Comando & Controllo degli assetti impiegati; impiego di armi di bordo per effettuare esercitazioni di fuoco a caldo; addestrare le unità in operazioni coordinate d’inseguimento, intercettazione, ispezione e sequestro mercantile.
L’esercitazione, dalle caratteristiche preminentemente marittime, si sviluppa in due fasi distinte. La prima prevede lo svolgimento di una serie di incontri di pianificazione tra i rappresentanti delle due parti finalizzati alla definizione degli obiettivi, dei temi di comune e condiviso interesse, degli assetti partecipanti all’esercitazione nonché alla standardizzazione delle procedure e delle normative impiegate.
La seconda vede i mezzi partecipanti operare congiuntamente in mare secondo un programma di attività che, attraverso l’utilizzo di procedure multinazionali ormai standardizzate, permette di incrementare le capacità e la flessibilità nei più ampi interventi di cooperazione. L’esercitazione quest’anno si è tenuta nelle acque e nello spazio aereo limitrofo l’isola di Malta da lunedì 16 fino a venerdì 21 giugno.
A Malta, il 21 giugno, a rappresentare il Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, c’era il Comandante in capo della Squadra Navale, ammiraglio di Squadra Filippo Maria Foffi.
L’ammiraglio Foffi, nato a Roma, ha frequentato l’Accademia Navale dal 1972 al 1976. In qualità di Ufficiale di Rotta, è stato a bordo dell’Incrociatore Duilio e del Cacciatorpediniere San Giorgio e, specializzatosi in Telecomunicazioni e Guerra Elettronica, a bordo delle Fregate Castore, Orsa e Maestrale, quale Ufficiale alle Comunicazioni. È stato Comandante di nave Basento (1983-84), Comandante in 2ª dell’Incrociatore Vittorio Veneto (1991), Comandante della Fregata Espero (1992-93) e della Portaerei Garibaldi (1999-2000). Negli Organi Centrali, ha prestato servizio presso il II Reparto dello Stato Maggiore della Marina, ha comandato il Centro Intelligence della Marina (dal 1994 al 1998) ed il Centro Intelligence della Difesa (1998-1999) e, successivamente, è stato Capo Dipartimento C4I, Information Technology e Sicurezza della Marina e Chairman del “Battle Management C4I” del Maritime Theatre Ballistic Missile Defence Forum. Dal 2002 al 2003 è stato il rappresentante italiano presso il Comando Centrale USA, a Tampa (FL), per l’Operazione Enduring Freedom. Nel 2003 ha assunto l’incarico di Capo Reparto Operazioni dello Stato Maggiore dell’Unione Europea a Bruxelles e nel 2004 è stato nominato Vice Rappresentante Italiano presso il Comitato Militare dell’Unione Europea. Dal 2007 al 2010 è stato Capo del Reparto Sistemi C4I e Trasformazione dello Stato Maggiore della Difesa. È stato anche Delegato Nazionale al NATO C3 Board, rappresentante della Difesa nell’ambito del Consiglio Superiore delle Comunicazioni e Dirigente Generale Responsabile dei Sistemi Informativi Automatizzati della Difesa, ai sensi del decreto legislativo n. 39/1993. Da ottobre 2010 a novembre 2011 è stato Comandante delle Forze d’Altura e Comandante delle Italian Maritime Forces. Durante l’Operazione NATO Unified Protector ha comandato il dispositivo aereonavale alleato in mare. Dal gennaio 2012 ha svolto l’incarico di Capo dell’Ufficio Generale del Personale e di Presidente dell’Ente Circoli della Marina Militare. Promosso Ammiraglio di Squadra il 1° luglio 2012, ha assunto l’incarico di Sottocapo di Stato Maggiore della Marina il 25 luglio 2012 e dal 25 gennaio 2013 è il Comandante della Squadra Navale.
A La Valletta, a bordo della nave italiana “Cigala Fulgosi” della Marina Militare, ancorata nel porto “Grand Harbour”, l’ammiraglio Foffi ha incontrato i giornalisti illustrando i risultati raggiunti dagli assetti che sono stati protagonisti dell’esercitazione.
“Il buon coordinamento che è stato raggiunto – ha affermato l’ammiraglio Foffi – in quest’area tra le Marine del Mediterraneo interessate a questa esercitazione consente di contare su operazioni ben coordinate ed efficaci. L’importanza della Canale è sia da un punto di vista del “combined”, cioè di mettere assieme Forze Armate di differenti paesi appartenenti all’area Nord e Sud del Mediterraneo, Paesi che sempre più hanno imparato a lavorare insieme, sia da un punto di vista “joint” perchè questi sforzi difficilmente possono essere gestiti da una sola Forza Armata, quindi in questo caso noi vediamo Forze Armate come l’Aeronautica, parti dell’Esercito e parti della Marina, ma anche forze di polizia e di sicurezza come i Carabinieri, la Guardia Costiera e parti della Guardia di Finanza. Il Mediterraneo viene visto insieme”.
“I Paesi che partecipiamo alla Canale – ha aggiunto – siamo legati da rapporti storici, rapporti bilaterali, rapporti multilaterali ma è chiaro che la sicurezza in mare non può essere considerata mai raggiunta al 100%, qui ci sono problemi che vengono affrontati giornalmente e pertanto bisogna conseguire una sempre maggiore interoperabilità. Noi non rappresentiamo un’insieme di gruppi che ogni tanto si uniscono, ma un unico team che è abituato giorno dopo giorno a lavorare sempre con continuità assieme e questo è uno dei risultati più importanti che sono stati conseguiti. Quello che è stato fatto in questa esercitazione è l’evidenza di quello che ogni giorno, e soprattutto ogni notte, viene fatto dalle forze italiane, da quelle maltesi e da quelle dei Paesi del 5+5”.
A dare vita alla “Canale” è stata l’Italia e Malta, ma in futuro la sua pianificazione e condotta potrà essere demandata ad altre nazioni coinvolte nell’attività, come ci dice l’ammiraglio Foffi: “l’esercitazione è nata da Italia e Malta e noi siamo felici se nel tempo questa esercitazione potrà essere gestita dalle varie nazioni che vi partecipano, in modo da raggiungere una sempre maggiore integrazione e un sempre maggiore coinvolgimento. Un conto è partecipare, un altro è organizzare. Lo sforzo fatto fino adesso da Malta e da Italia sarà in futuro condiviso da altre nazioni e questo porterà ad un livello di coordinamento e di integrazione sempre più efficace”.
Il benessere nel Mediterraneo passa dalla sicurezza delle vie di comunicazione, del trasporto delle merci e dei passeggeri. “La sfida più grande – ha concluso il Comandante della Squadra Navale italiana – è avere una perfetta conoscenza di tutto ciò che va sul mare, in modo da poter distinguere una piccola ‘traccia anomala’ in mezzo a milioni di attività e tracce che si muovono e che sono perfettamente conosciute. Chi non si comporta bene deve essere immediatamente identificato e deve essere noto, in quanto potenziale pericolo, a tutte le Marine rivierasche”.
Contributo dei Paesi partecipanti alla Canale 13
Italia
Marina Militare
Nave “Cigala Fulgosi” (Pattugliatore d’Altura Classe “Comandanti”)
Elicottero tipo AB-212
Team EOD (Explosive Ordnance Disposal)
Team di “abbordaggio” del Reggimento “San Marco”
Unità da pattugliamento per la simulazione di “Target of Interest”
Virtual Regional Maritime Traffic Centre (V-RMTC)
Personale di Staff
Aeronautica Militare
Elicottero tipo HH139-A
HH212 della MICCD
Personale di Staff
Carabinieri
Motovedetta (Classe “800”)
Guardia Costiera
Coast Patrol Vessel (Classe 200)
P180 Fixed wing
Personale di Staff
Malta
Coastal Patrol Boat
Pattugliatore navale costiero (Class Austal)
Pattugliatore navale costiero (TOI Class Austal)
Imbarcazione per operazioni SAR (Classe Melita)
Aereo da pattugliamento marittimo BN – 2T Islander
Aereo da pattugliamento marittimo King Air
Elicottero “Alouette III”
Unità da pattugliamento per la simulazione di “Target of Interest”
Team di “abbordaggio”
Team EOD
Personale di Staff
Algeria
KONI Class Frigate 902
Team di “abbordaggio”
Team EOD
Personale di Staff
Francia
MPA FALCON 50
Tunisia
Personale di Staff
Marocco
Frigate Hassan II
Team di “abbordaggio”
Team EOD
Team medico
Personale di Staff
Libia
PB (Combatante class)
Small Patrol Boats
Team di “abbordaggio”
Personale di Staff