(di Anthony Brown) – Le più importanti agenzie spaziali del mondo, dagli anni settanta, si sono confrontate nello sviluppo di tecnologie per l’esplorazione spaziale, in grado di mantenere in vita un equipaggio in missioni oltre l’orbita terrestre e di acquisire esperienze operative per voli spaziali di lunga durata, nonché servire come un laboratorio di ricerca in un ambiente di microgravità, in cui gli equipaggi conducono esperimenti scientifici.
La Stazione Spaziale Internazionale (in lingua inglese International Space Station o ISS) è una stazione spaziale dedicata alla ricerca scientifica, lanciata nel 1998, e che si trova in orbita terrestre bassa, gestita come progetto congiunto da cinque diverse agenzie spaziali: la statunitense NASA, la russa RKA, l’europea ESA, la giapponese JAXA, la canadese CSA.
La Cina ha una propria stazione spaziale denominata Tiangong 1. Pensata e costruita come laboratorio-test per esperimenti e docking delle varie navette Shenzhou che la visiteranno nel corso dei due anni di vita programmata, essa fa parte del ben più ampio Progetto 921-2 che vuole vedere la Cina avere nello spazio una stazione orbitante da 20 tonnellate (su modello della Mir; la ISS ha una massa doppia), entro il 2020, e in Tiangong un modulo di rifornimento.
La ISS è l’erede della prima e fino a ora unica stazione spaziale degli Stati Uniti d’America nonché delle missioni eseguite nel corso di questo progetto denominato Skylab (degli anni 1973-1979) e delle stazioni spaziali della serie Saljut (negli anni 1971- 1993), di produzione Sovietica, che contribuirono in maniera decisiva allo sviluppo della tecnologia necessaria per una permanenza prolungata nello spazio e della successiva stazione Mir (1986-2001). Le missioni con equipaggio verso la stazione spaziale Mir non hanno mai visto la partecipazione all’equipaggio di astronauti italiani. La missione spaziale STS-46 del Programma Space Shuttle , invece, è stata la prima missione spaziale che ha coinvolto un astronauta italiano, Franco Malerba ; per la stessa missione si addestrava come riserva Umberto Guidoni, che avrebbe poi volato la sua prima missione a bordo dello Space Shuttle Columbia con il lancio STS-75 nel 1996 insieme a Maurizio Cheli.
Nel 2001, Guidoni ha participato con lo Space Shuttle alla missione STS-100, rappresentando così il primo europeo a bordo della International Space Station (ISS).
La Stazione Spaziale Internazionale, in particolare, viene mantenuta a un’orbita compresa tra i 278 km e i 460 km di altitudine e viaggia a una velocità media di 27 743,8 km/h, completando 15,7 orbite al giorno. È abitata continuativamente dal 2 novembre 2000; l’equipaggio, da allora, è stato sostituito più volte, variando da due a sei astronauti o cosmonauti.
Il suo costo totale è stato stimato dall’ESA in 100 miliardi di euro in 30 anni.
La proprietà e l’utilizzo della stazione spaziale sono stabiliti in accordi intergovernativi che consentono alla Federazione russa di mantenere la piena proprietà dei suoi moduli.
La stazione viene servita da navicelle Soyuz , navette Progress , Space Shuttle , dall’ATV e dal H-II Transfer Vehicle , ed è stata visitata da astronauti e cosmonauti provenienti da 15 paesi diversi. Il contributo europeo alla International Space Station è fornito da 10 membri della European Space Agency (ESA) e corrisponde a circa una quota del 8% del programma. Consiste in una serie di moduli (principalmente il laboratorio Columbus) nel segmento americano, navicelle di supporto ATV, lanciatori, software e €8 miliardi. Gli equipaggi che si sono avvicendati provenivano da 7 Paesi così ripartiti: Italia (6), Olanda (3), Belgio (2), Francia (2), Germania (2), Svezia (2), Spagna (1).
Il secondo contributo italiano agli equipaggi in volo per la stazione internazionale è stato Roberto Vittori che ha volato con la missione Soyuz 4 il 25 aprile 2002, alle 1:27 a.m. CST (0627 GMT) e il 15 aprile 2005, con la missione Soyuz 6.
Paolo Nespoli avrà la possibilità di volare sia con lo Space Shuttle Discovery nel 2007 quale membro della missione STS-120 che con la Soyuz TMA-20 in dicembre 2010, quale membro della mssione 26/27 ‘MagISStra’.
Attualmente è in corso la missione Soyuz TMA-09M alla quale partecipa l’astronauta Luca Parmitano.
Per ulteriori informazioni:
– Agenzia Spaziale Europea
– Contributo europeo alla missione
– Agenzia Spaziale Italiana
– Posizione della stazione spaziale internazionale
– Elenco dei voli spaziali con equipaggio
– Evoluzione della configurazione della Stazione Spaziale Internazionale
– Cronologia degli astronauti per nazionalità