(di Clara Salpietro) – La Brigata Sassari è in partenza per l’Afghanistan e al suo comando c’è un siciliano di Agrigento, il generale di brigata Luciano Portolano (nella foto).
Tra le più prestigiose e decorate unità nazionali, la “Sassari” darà il cambio ai parà della Folgore.
Ufficiale amato e apprezzato per le sue capacita umane e professionali, il generale Portolano ha alle spalle un curriculum di grande prestigio oltre alle origini sicule di cui va fiero. I genitori sono originari di Santa Margherita Belìce, dove il generale si reca ogni volta che gli impegni lavorativi glielo consentono, essendo legato sentimentalmente alla cittadina agrigentina.
Nato ad Agrigento il 18 settembre 1960, Luciano Portolano ha frequentato il liceo classico “Empedocle” ed ha militato nelle fila della squadra di atletica agrigentina “Libertas” ottenendo dei risultati importanti. Parla inglese e francese. È sposato con Susy ed è padre di Nicola e Maria Giovanna.
Al comando della Brigata Sassari dal 10 settembre 2010, il generale Portolano e i suoi uomini per i prossimi sei mesi saranno impegnati in un’area “calda” ed in un’attività molto intensa.
La Sassari entro ottobre sarà completamente rischierata in Afghanistan, assumendo la responsabilità del Regional Command West dell’operazione Isaf (International Security Assistance Force), con il posto di comando a Herat. Si tratta di un’ampia regione dell’Afghanistan occidentale (54 mila chilometri quadrati), che si estende sulle quattro province: Herat, Badghis, Ghowr e Farah, area ad alto rischio per la presenza di numerose bande di “insurgents”.
Alla missione Isaf partecipano circa 4.200 italiani, di cui 1300 “sassarini”, e del contingente fanno parte oltre all’Esercito anche Marina Militare, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza e militari di altre nazioni.
La Brigata Sassari dovrà procedere alla bonifica di un territorio insidioso, dovrà continuare l’addestramento dell’esercito afgano e della polizia locale, dovrà costruire un rapporto di fiducia con le popolazioni afgane che dovranno poi essere in grado di contrastare da sole la violenza degli “insurgents” una volta che sarà avvenuto il ritiro delle truppe Isaf. In questo compito la Sassari, come tutto il contingente italiano, si è sempre distinto per la sua umanità e per la capacità di entrare subito in empatia con gli abitanti dei villaggi afgani.
La cerimonia ufficiale della partenza della Brigata Sassari si è tenuta il 19 settembre a Sassari nel grande piazzale della caserma Gonzaga, dove erano presenti i familiari dei caduti della “Sassari”, i reduci della Brigata “Sassari”, il sottosegretario alla difesa Giuseppe Cossiga, il capo di stato maggiore dell’Esercito generale Giuseppe Valotto, il generale Vincenzo Lops comandante del 2^ Comando delle Forze di Difesa e il presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci. Alla commovente cerimonia di saluto hanno partecipato anche i familiari dei militari della Sassari e tantissimi cittadini sardi.
Nel rivolgere un saluto ai militari e alle autorità presenti, il generale Luciano Portolano, comandante della Brigata, ha detto: “Oggi, alla vigilia della partenza per l’assunzione di responsabilità delle operazioni nella regione ovest dell’Afghanistan saluto questa splendida Isola e i suoi abitanti che ci accolgono e di cui la “Sassari” costituisce parte integrante del tessuto sociale”.
Orgoglio per i siciliani è che il comandante della leggendaria Brigata Sassari, tra l’elite delle unità “combat” dell’Esercito italiano, è il generale Luciano Portolano di Agrigento, che ha saputo conquistarsi la stima dei “sassarini” considerati uomini duri e di poche parole.
Curriculum del generale di brigata Luciano Portolano:
ha iniziato la carriera militare frequentando l’Accademia Militare di Modena (161° Corso) prima e la Scuola d’Applicazione di Torino poi, conseguendo la laurea in Scienze Strategiche. In seguito ha conseguito i Masters in “Gestione Integrata e Sviluppo delle Risorse Umane” e in “Scienze Strategiche”. Ha frequentato, negli anni, il Corso di Stato Maggiore dell’Esercito, il Corso Superiore di Stato Maggiore, l’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze e, negli Stati Uniti, lo “United States Army Command and Staff College” (Kansas).
Nel corso della carriera, il generale di brigata Portolano ha svolto incarichi di comando di Plotone e di Compagnia – Fucilieri, Mortai e Comando e Servizi – presso unità della brigata corazzata “Ariete”, nei gradi di tenente e capitano. Con il grado di tenente colonnello ha comandato il 67° battaglione Bersaglieri della brigata “Garibaldi”.
Da colonnello, è stato comandante del 18° reggimento bersaglieri della brigata Bersaglieri.
Ha anche svolto, presso lo stato maggiore dell’Esercito, gli incarichi di: ufficiale addetto alla sezione “Dottrina dell’Ufficio Regolamenti e Politica Militare”; ufficiale addetto alla sezione “Formazione e Addestramento” dell’ufficio Addestramento; capo sezione “Regolamenti” dell’ufficio Dottrina, Addestramento e Regolamenti; capo ufficio “Operazioni” del Reparto Impiego delle Forze/COE.
Dal 2007 al 2010 è stato Addetto militare presso l’Ambasciata italiana a Londra.
In merito agli aspetti operativi, l’ufficiale ha partecipato alle seguenti missioni/operazioni al di fuori del territorio nazionale:
– missione delle Nazioni Unite in Iraq e Iran (United Nations Iran – Iraq Observation Group Mission) (1990-91), con l’incarico di Ufficiale addetto alla Pianificazione e alle Operazioni;
– missione delle Nazioni Unite in Iraq e Kuwait (United Nations Iraq – Kuwait Observation Mission) (1991 – 92), in qualità di Ufficiale addetto alle Informazioni e alle Operazioni;
– operazione Nato “Joint Endeavour”, in Macedonia, quale comandante di Battaglione, nel 1999;
– operazione Nato “Joint Guardian”, in Kosovo, in qualità di comandante di Battaglione, nel 1999 (in Kosovo il generale Portolano è rimasto ferito saltando con il suo mezzo su di una mina e, benché ferito ha reagito prontamente tanto da guadagnarsi una Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito);
– missione “Antica Babilonia 1”, nel 2003, quale Comandante della Task Force di manovra della JTF – Iraq.
È fregiato delle seguenti onorificenze:
– Ordine Militare d’Italia – Cavaliere, concesso dal Presidente della Repubblica;
– Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito, concessa dal Presidente della Repubblica;
– Croce d’Oro al Merito dell’Esercito, conferita dal Ministro della Difesa;
– Medaglia d’Oro della Croce Rossa;
– Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana;
– Croce di Ufficiale con Spade del Sovrano Militare Ordine di Malta;
– Medaglia delle Nazioni Unite, per le Operazioni svolte in Iran e Iraq nel 1990;
– Medaglia delle Nazioni Unite, per le Operazioni in Iraq Kuwait nel 1991;
– Medaglia Nato, per le Operazioni in Macedonia e Kosovo, nel 1999;
– Croci Commemorative nazionali, per le missioni di pace internazionali e umanitarie.
Al generale Portolano sono stati assegnati i seguenti riconoscimenti:
– la Targa di Benemerenza ICARO, concessa dal Comitato di Presidenza Permanente dell’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia dall’Internamento e dalla Guerra di Liberazione;
– il Premio Internazionale per la Pace “Telamone”.