(di Clara Salpietro) – “Il meglio deve ancora venire anche per noi”, è quanto ha affermato il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola , nel corso dell’intervento che ha pronunciato in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico del Centro alti studi difesa (Casd), che si è tenuto l’8 novembre a Roma presso Palazzo Salviati.
Riprendendo le parole che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha detto subito dopo la sua elezione agli americani che lo avevano votato, il ministro Di Paola a conclusione dell’incontro ha spiegato a notiziarionline cosa è “il meglio” per l’Europa e per l’Italia.
“Per il continente europeo credo che da questa crisi – ha precisato – inizierà, con maggior vigore, il percorso di un processo politico e quindi di un’Unione europea politica e questo credo sia il bene e il meglio per noi europei. Per noi italiani, credo che da questa fase di crisi economica, da queste misure di austerity che il governo Monti ha dovuto prendere, verrà fuori un’economia più forte, più sana e più competitiva. Un’economia che potrà crescere, ma su basi più solide di quanto non è stato in passato”.
“Mi congratulo con il popolo americano – ha detto poi il Ministro ai giornalisti – per aver rieletto Obama e mi congratulo con lo sfidante che ha dato un esempio a tutti noi, riottosi e a volte anche rancorosi europei ed italiani, di come alla fine della lotta politica quello che conta è il senso di essere un popolo, una nazione”.
“Il presidente Obama – ha proseguito – ha sempre sollecitato e spinto l’Europa ad accrescere la sua dimensione politica, economica e quindi anche di sicurezza proprio per rendere più forti i rapporti transatlantici. La realtà di un’Europa della difesa non è in contrapposizione con l’idea dell’Alleanza Atlantica ma la rende ancora più forte, perchè gli Stati Uniti chiedono all’Europa e agli europei di rappresentare una realtà importante anche nel settore della sicurezza”.
Durante il suo intervento, tenuto a braccio, il ministro Di Paola ha più volte toccato il tema del “processo comune europeo”. “Stiamo vivendo l’euro con sofferenza – ha evidenziato – però il prossimo passo per un’Europa integrata e comune sarà quello dell’Europa della sicurezza comune. Quello che conta è che anche l’Europa, sempre più forte e unita, possa contribuire alla costituzione di una governance mondiale più saggia, che sappia affrontare finalmente le sfide poste dalla globalizzazione e dalla crisi economica in atto e la politica deve continuare a guidare il processo di uscita dalla crisi economica”.
“L’Italia – ha osservato il ministro – non può aspettare che siano solo gli altri a fare la parte che gli compete. Ciascuno di noi deve dare il suo contributo e l’Italia ha bisogno di mettere a posto la propria casa per far sì che quando matureranno i tempi ci si troverà pronti”. Infine il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, ha accennato alla riforma dello strumento di difesa, affermando: “è una riforma dolorosa ed importante, ma si ispira al bene comune e collettivo. La riforma è stata approvata quasi all’unanimità al Senato e spero possa verificarsi la stessa cosa e in tempi rapidi, anche alla Camera dei deputati”.
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aprile 20, 2016