Il 23 ottobre il NATO Rapid Deployable Corps – Italy ha commemorato nella caserma “Ugo Mara” di Solbiate Olona, in provincia di Varese, il 71o anniversario della battaglia di El Alamein.
Alla cerimonia sono convenuti più di cento paracadutisti, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma e l’Associazione Paracadutisti d’Italia, testimoniando con la loro presenza i forti legami che uniscono una realtà multinazionale come l’NRDC-ITA al tessuto sociale della regione. Tra i graditi ospiti due leoni della Folgore, reduci della battaglia: i paracadutisti Giuseppe De Gadda e Carlo Murelli, entrambi classe 1920.
Al termine dell’alzabandiera il generale di divisione Rosario Castellano ha reso omaggio ai caduti con la deposizione di un omaggio floreale; successivamente ha ricordato l’impegno del personale del Comando NRDC che insieme al Comandante, il generale di corpo d’armata Giorgio Battisti, sta attualmente operando in Afghanistan, dando lustro alla NATO ed alla Nazione intera.
Riguardo al significato della celebrazione dell’anniversario della battaglia di El Alamein, il generale Castellano, già comandante della brigata Folgore, ha ricordato come il 23 ottobre del 1942 ebbe inizio una delle più famose battaglie della Seconda Guerra Mondiale, in cui l’Armata Corazzata italo-tedesca fu attaccata da soverchianti forze nemiche.
Al fianco dei carristi e dei bersaglieri, quel giorno 3.500 paracadutisti scrissero una delle più valorose pagine di storia, battendosi contro forze schiaccianti: il rapporto era di 1 a 10 per gli uomini, ed ancora più preponderante quello della capacità di fuoco.
Una battaglia estenuante durata quasi due settimane, durante la quale la Divisione Folgore, pur decimata, si rese protagonista di una moltitudine di gesta eroiche, che le valsero l’ammirazione di alleati ed avversari.
Il generale Castellano ha poi ricordato che proprio il 23 ottobre partono dai sacrari di Tradate e Taquinia i tedofori della “Staffetta degli Ideali”, che porteranno la fiamma eterna alla caserma “Vannucci” di Livorno il 25 ottobre, in occasione della Festa delle Aviotruppe.
Una fiamma che simboleggia gli ideali che sorgono da quel luogo sacro e che i paracadutisti si impegnano a perpetuare, una fiamma che arderà per sempre come il patrimonio spirituale che i leoni della Folgore ci hanno lasciato in eredità.
I militari di oggi devono trovare ispirazione in questi valori per emulare gli eroi di un tempo, continuando ad assolvere i propri doveri anche in missioni ad alto rischio, dal deserto africano di ieri a quello afgano di oggi, mettendo in gioco la loro stessa incolumità per servire il tricolore e i principi di libertà, pace e democrazia che sono le fondamenta del nostro Paese.
Nel centenario di Caporetto e dintorni
luglio 31, 2017