(di Clara Salpietro) – Da qualche anno la Massoneria, a livello mondiale, ha iniziato a comunicare, si è aperta all’opinione pubblica che adesso può vedere e sapere cosa accade all’interno della Libera Muratoria.
In questo avvio di trasparenza e visibilità, internet ha certamente avuto ed ha un ruolo importante e strategico. Esistono portali web ufficiali, in cui il lettore trova la storia della Massoneria; chi è il Gran Maestro e gli appartenenti alla sua Giunta; si impara cos’è il segreto massonico; c’è l’elenco di famosi massoni italiani; esiste un glossario; ci sono foto e video; sono pubblicizzati gli eventi che vengono organizzati, eventuali pubblicazioni e riviste; dove si trova la sede; c’è la sezione contatti e quella dedicata ai comunicati stampa redatti da un addetto stampa.
La Massoneria è presente sui social, esistono pagine Facebook che vengono aggiornate ogni giorno e non mancano i quotidiani cinguettii su Twitter.
I vertici della Libera Muratoria rilasciano anche interviste, mostrano il loro volto, si conosce il loro percorso professionale, insomma non ci sono più segreti.
Una novità riguarda i non massoni, coloro che non appartengono a nessuna loggia, hanno la possibilità di partecipare a convegni, presentazioni pubbliche, occasioni conviviali, concerti musicali. Vi è anche la possibilità di entrare fisicamente in un tempio, vedere con i propri occhi il pavimento a scacchi e i simboli che i fratelli liberi muratori usano durante i loro incontri.
La grande novità in questa rivoluzione nella comunicazione è che non ci si è accorti dell’inizio di questa comunicazione, nel senso che è avvenuto tutto in modo così normale che una mattina ci siamo svegliati e la Massoneria già comunicava ed informava e postava su facebook e twittava, era come se lo avesse sempre fatto.
Nessuno ricorda più la segretezza e la riservatezza della Massoneria. Un tempo in pubblico non si poteva pronunciare la parola massoneria, oggi se ne parla tranquillamente, non solo è possibile parlare apertamente di Libera Muratoria, ma si possono incontrare i massoni e conversare con loro.
Ad aprire le porte, già da qualche anno, della propria sede nazionale ai non massoni, a semplici cittadini, a curiosi e a coloro che vogliono conoscere meglio questa organizzazione è il Grande Oriente d’Italia, alla cui guida c’è il Gran Maestro Stefano Bisi, nato a Siena, giornalista e scrittore.
Tanti gli incontri pubblici che si tengono nel parco della Villa Il Vascello, al Gianicolo, a Roma, dove è possibile visitare le stanze del pianterreno.
La Villa costruita nel ‘600 da Plautilla Bricci, seguendo le preziose indicazioni del famoso Gian Lorenzo Bernini, dalla metà del ‘700 è stata utilizzata come ‘Casino degli Agrumi’.
“Dal 1980 – si legge sul sito www.grandeoriente.it – il ‘Casino degli Agrumi’ è di proprietà del Grande Oriente d’Italia, la più antica istituzione massonica in Italia, che ne fece la propria sede nazionale nel 1985 dopo l’abbandono forzato della sede storica di Palazzo Giustiniani. Fu acquistato grazie al contributo di tutti gli iscritti in virtù di una sottoscrizione obbligatoria. Negli anni, la Villa è stata restaurata con cura, arricchendola con una splendida biblioteca aperta agli studiosi. Pitture di soggetto massonico ornano le grandi sale. Il giardino ospita alberi secolari e busti e monumenti dedicati a figure storiche illustri del Grande Oriente d’Italia”.
Nel parco del Vascello, gremito di ospiti, massoni e non, il 24 giugno si è tenuta la festa organizzata per celebrare i 300 anni della Massoneria.
Proprio il 24 giugno ma del 1717, nel giorno di Giovanni Battista e dopo l’arrivo del Solstizio d’Estate, quattro logge massoniche si riunirono a Londra, nei pressi del sagrato della cattedrale di St. Paul, in una locanda molto popolare all’epoca chiamata The Goose & Gridiron. Da quel momento prese vita la prima forma istituzionale della Libera Muratoria.
L’evento, dal tema “Per una cultura della libertà”, ha visto gli interventi di Eugenio Bernardini, Moderatore della Tavola Valdese; Arturo Diaconale, direttore del quotidiano “L’Opinione delle Libertà”; Hadeel Azeez Dhaher, pittrice irachena; Nicola Alemanno, sindaco di Norcia. L’artista Diego Campagna si è esibito in un concerto dal titolo “La chitarra, tra virtuosismo e poesia”.
Molto attesa l’allocuzione del Gran Maestro Bisi, il quale ha ripetuto più volte parole come “libertà, tolleranza, uguaglianza, solidarietà”.
In questo periodo di botta e risposta tra il Grande Oriente e la Commissione Antimafia, che da tempo tenta di entrare in possesso dei elenchi in cui vi sono i nomi dei massoni iscritti al GOI, Bisi dal palco del Vascello non le ha mandate a dire, difendendo “il libero associazionismo” e i nomi e cognomi di chi ne fa parte, appellandosi alla “legge sulla privacy, che tutela la riservatezza dei dati sensibili”.
“Oggi più che mai – ha affermato il Gran Maestro – brilla la fiaccola della Libertà. Una fiaccola che noi teniamo sempre accesa, anche in questo periodo in cui ci sono assalti da parte dei nuovi barbari oppositori del libero pensiero, beceri e pericolosi populisti, falsi democratici, doppio-garantisti. E in cui ci attaccano coloro che chinano le teste e le loro coscienze cercando di costruire dei mostri che non esistono. Questi uomini e donne che pensano di colpirci guardano con le false lenti del pregiudizio e agiscono in modo ipocrita e violentemente discriminatorio nei confronti di una Comunione che difende da sempre, dalla sua nascita, i valori fondamentali dell’uomo: la Tolleranza, la Solidarietà, la Fratellanza, l’Uguaglianza. Ma i nostri labari garriscono al vento”.
Aggiungendo poi: “A chi sta a cuore la libertà di tutti ricordo che quando si comincia a perseguitare la Libera Muratoria suona un campanello d’allarme”.
Un intervento che si è concluso con l’invito da parte del Gran Maestro Bisi ai presenti ad accendere cellulari e accenditi come simbolo dell’accensione della “fiamma di libertà”.
Un’allocuzione che si può leggere integralmente sul sito del GOI oppure si può ascoltare e vedere tramite il video su youtube.
Fino ad alcuni anni fa, tutto questo era impensabile, comunicazioni di questo tipo erano destinate solo a pochi eletti, oggi basta navigare in rete ed essere subito al corrente dell’attività della massoneria.
Ultimamente il Grande Oriente, che conta 850 logge sparse in tutta Italia e 23 mila iscritti, ha anche lanciato le iscrizioni on line. Nella sezione contatti infatti c’è il “Contatto per adesioni (informazioni generali per l’iscrizione al Grande Oriente d’Italia) contatto@grandeoriente.it”.
Oggi, quindi, non solo è sdoganata la parola ‘massoneria’ ma ci si può mettere direttamente in contatto con quest’ultima, si può partecipare anche agli incontri pubblici dalla stessa organizzati senza che vi sia il rischio di essere bollati ‘massoni’.
Si sa bene che ciò che è ‘segreto‘, che è avvolto da un’alone di ‘mistero‘ ha sempre affascinato, intrigato, fatto sognare, adesso che anche la massoneria non è più segreta ma comunica, dove sta il segreto, chi ci farà sognare?
In questa fase di ‘rivoluzione comunicativa’, anche la comunicazione e la visibilità possono nascondere un segreto e la sfida sta nel comprenderlo, nel saper leggere tra le righe.
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