Il fenomeno della clonazione delle carte di credito e dei bancomat si sta sempre più espandendo, procurando ingenti danni ai diretti interessati.
L’ANSSAIF, presieduta dall’ingegnere Anthony Cecil Wright, ha somministrato, con la collaborazione di PROMETEO, sponsor dell’Associazione, un questionario qualitativo sui sistemi di pagamento con carta di credito e di debito, composto da una semplice domanda, ad un panel di cittadini scelti a caso.
L’ANSSAIF, Associazione Nazionale Specialisti di Sicurezza in Aziende di Intermediazione Finanziaria, nasce quale Associazione culturale non profit nel 2003 per mantenere e far crescere i contatti e le relazioni tra i dirigenti ed i quadri esperti di sicurezza in ambito bancario.
I risultati del questionario dell’Associazione Nazionale Specialisti di Sicurezza in Aziende di Intermediazione Finanziaria evidenziano come il cliente continua ad avere fiducia nella sua banca di riferimento e ritiene che i criminali ultimamente sono ben attrezzati, quindi capaci di colpire nonostante le misure di sicurezza degli istituti di credito siano elevate ed efficaci.
La domanda presente nel questionario dell’ANSSAIF è: “Se lei dovesse scoprire che le mancano dei soldi sul conto per un acquisto che non ha fatto con la carta di credito o con il Bancomat, cosa pensa subito”.
Per il 62% “I criminali sono troppo agguerriti e oramai succede a tutti”; per il 60% “Non è un problema, è solo un fastidio in quanto sicuramente mi rimborsano”; “E’ colpa della banca” per il 18%, per il 2% “E’ colpa della polizia che non controlla i criminali”.
Sull’indagine ANSSAIF ecco il commento del prof. avv. Piero Sandulli, membro del Comitato Scientifico dell’ANSSAIF: “Se è pur vero che una volta bloccata la carta di credito, quando si riesce a dimostrare l’estraneità alle spese sostenute, i denari vengono recuperati è altresì necessario che vengano approntati dalle banche sistemi in base ai quali sia possibile aumentare la sicurezza dei clienti. Ciò è necessario soprattutto quando i pagamenti con la moneta virtuale vengano incentivati dallo Stato e costituiscono, ormai, il prevalente, modello di circolazione del denaro. E’ prova di ciò l’obbligo per i professionisti di dotarsi di POS”.
Terrorismo ed aziende italiane: a Roma un incontro organizzato da ANSSAIF
gennaio 20, 2016