30 Gen 2015
Inviato da Clara Salpietro 
(di Roberto Falaschi) – Nella Sala del Carroccio a Roma, generalmente usata dal Consiglio Comunale, in Campidoglio si è svolto il mercoledì 28 gennaio un interessantissimo convegno intitolato “Italia e Albania: due storie vicine”.
L’evento era stato organizzato dal dott. Terenzio d’Alena Tocci ed era patrocinato dal Comune di Roma Capitale, rappresentato dall’on. Valentina Grippo, Presidente della XII Commissione.
Sono intervenuti, oltre ad alcuni sindaci di paesi arberesh e rappresentanti di organizzazioni italo-albanesi, personalità del mondo accademico, nonché l’Ambasciatore della Repubblica di Albania in Italia.
In particolare il prof. Francesco Guida ha brevemente disquisito sui rapporti tra il movimento garibaldino e l’Albania, mentre il prof. Francesco Caccamo ha esposto con interessanti particolari la vita dell’albanese di origine italiana Terenzio Tocci, che fu un esponente di spicco nel movimento indipendentista albanese e quindi ricoprì incarichi di rilievo nell’Albania, sia repubblicana che monarchica.
Quindi ha preso la parola lo Storico Francesco Altimari per illustrare la fattiva partecipazione alla vita culturale italiana degli italo-albanesi (arberesh), a cui ha fatto seguito l’intervento del prof. Francesco Fabbricatore sull’azione degli arberesh nel conseguimento dell’indipendenza dell’Albania.
Ha quindi concluso gli interventi il prof. Neritan Ceka, Ambasciatore di Albania, esponendo in un italiano impeccabile il fenomeno della comunità arberesh nell’ottica albanese.
Per inciso il prof. Ceka, archeologo, alcuni giorni prima aveva presentato il suo libro “Dagli Illiri agli Albanesi”, sempre in Campidoglio, nel quale in maniera esaustiva attraverso gli scavi mostra la continuità tra gli antichi Illiri e gli attuali albanesi.
Tutti gli oratori hanno saputo mantenere particolarmente viva l’attenzione del pubblico che ha potuto apprendere, o confermare, quanto siano stati, e siano tuttora, stretti e duraturi i legami che uniscono i due paesi nelle opposte sponde dell’Adriatico. Un particolare riconoscimento merita l’organizzatore e moderatore del convegno, dott. Terenzio d’Alena Tocci, che ha saputo gestirlo con abilità anche intervenendo per inserire interessanti note sui temi trattati.
