Domenica 10 novembre a Malta, nell’ambito del Malta Book Festival, verrà presentato il libro “Italia occulta” di Giuliano Turone, già giudice istruttore.
La presentazione si terrà a La Valletta,, alle ore 18 presso il Mediterranean Conference Centre, allo stand dell’Istituto Italiano Cultura.
La serata sarà aperta dai saluti dell’Editore Carlo Morrone, di Siracusa, che negli anni ha incentivato la presenza di autori italiani all’importante rassegna culturale.
Ad introdurre l’autore sarà la giornalista Clara Salpietro, che si soffermerà sull’importante lavoro di ricostruzione dal punto di vista storico e giudiziario che Turone racchiude nel suo libro.
A seguire Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di Cassazione, parlerà di “Italia occulta. Dal delitto Moro alla strage di Bologna. Il triennio maledetto che sconvolse la Repubblica (1978-1980)”, edito da Chiarelettere.
Nel volume – prefazione di Corrado Stajano – viene raccontato il triennio 1978-1980 e ricostruiti tutti i fatti atroci avvenuti in quei tre anni: l’omicidio Moro, l’omicidio Pecorelli, Sindona e l’omicidio Ambrosoli, la strage di Bologna, l’omicidio Mattarella, l’omicidio del giudice Amato, la scoperta della P2, Andreotti. Un cumulo di fatti maturati in un arco di tempo ristretto (1978-1980) e rimasti il più delle volte senza giustizia. Nel libro vengono recuperati e ricostruiti in un disegno complessivo ricco di frammenti e risvolti dimenticati o trascurati durante i processi. Giuliano Turone, testimone e protagonista come magistrato di quella terribile stagione, li racconta con perizia di particolari.
Il Malta Book Festival ha origini nel lontano 1979 allora si chiamava Malta Book Fair. L’evento è inteso come celebrazione della cultura, che si divulga con un mezzo antico eppure tuttora attuale, il libro. Il Festival nel corso degli anni ha mantenuto lo scopo di divulgazione dell’informazione con l’aggiunta, anno dopo anno, di importanti novità. Il Malta Book Festival si tiene nello storico e monumentale edificio dell’Antica infermeria dei Cavalieri, oggi Mediterranean Conference Centre.
Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di Cassazione e già docente di Tecniche dell’investigazione all’Università Cattolica di Milano, è stato il giudice istruttore che, prima di occuparsi delle inchieste su Michele Sindona e sulla Loggia P2, ha indagato sulla presenza di Cosa nostra a Milano negli anni Settanta arrivando all’incriminazione del capomafia di allora, Luciano Liggio.
Negli anni Novanta ha fatto parte del primo staff di magistrati della Procura nazionale antimafia. Ha collaborato con il Consiglio d’Europa, per la redazione della convenzione di Strasburgo del 1990 sul riciclaggio, e con le Nazioni Unite, svolgendo attività di pubblico ministero presso il Tribunale penale internazionale dell’Aja per l’ex Jugoslavia e contribuendo alla redazione dell’Oxford University Press Commentary sullo statuto della Corte penale internazionale (2002).
Tra i libri che ha scritto: Il caffè di Sindona (con Gianni Simoni, Garzanti 2009), Il caso Battisti (Garzanti 2013), Il delitto di associazione mafiosa (Giuffré 2015) e, insieme con Antonella Beccaria, Il boss. Luciano Liggio: da Corleone a Milano, una storia di mafia e complicità (Castelvecchi 2018).