(di Gianpaolo Ceprini) – Talvolta la vita o meglio la storia fa brutti scherzi che nessuno nota, ma sui quali diversamente ci si dovrebbe soffermare per capire di più gli eventi che si succedono scandendo il nostro vivere.
Aveva ragione il grande Montanelli che gli italiani sono un popolo senza memoria.
La stampa fa un gran parlare del caso Berlusconi, secondo i titoli che si leggono sui giornali con il voto del 27 novembre il Senato ha chiuso il ventennio del cavaliere.
Credo proprio che stiano prendendo un abbaglio, manca qualcosa che non fa tornare questi conti che frettolosamente i comunisti hanno cercato di chiudere.
Anch’io mi sono soffermato a pensare, poi, mutatis mutandis, mi sono reso conto che grazie alla storia avevo sotto ai miei occhi tutti gli elementi per capire cosa era e sarebbe accaduto.
Quella parola mi riportava alla mente un’altro ventennio finito ahimè tragicamente e sul quale ancora la storia non ha fatto i conti con la verità dei fatti che realmente erano accaduti. Un ventennio che finì a piazzale Loreto, una pagina che mostrò di che pasta erano fatti certi partigiani, tutt’altro che liberatori. Di liberatori c’erano solo gli americani e nessun altro.
E cosa si inventò la sinistra per vincere? allora, come ora, fu “il voto nell’urna” a decidere le sorti del momento. Allora, fu un referendum con il quale in modo astuto si permise di ribaltare i risultati attesi, ora, sempre con un voto ottenuto grazie alla solita astuzia dei compagni si è “cancellato” un senatore nel tentativo di azzerare un movimento politico.
Con una violazione dietro l’altra, che essa sia alla costituzione o al regolamento della Camera, si fa la storia del giorno, si vince questa partita nell’illusione che il paese non apra gli occhi e finisca per fare i conti a questo partito comunista che ha stravolto le sorti del paese dal 1946.
Cosa importa allora se la Cancellieri si trova coinvolta in un enorme pasticcio con Ligresti, e che ancora una volta questo personaggio è il dominus di una vicenda torbida dove si capisce che l’amico dell’amico deve fare qualcosa e che qualcuno la farà franca. Tipica situazione all’italiana che evidenzia come al solito che per alcuni c’è la giustizia e per gli altri no. A seconda di che parrocchia sei o esci santo o belzebù in persona.
Ma il guardasigilli ha un gran guardiaspalle che si è mosso per evitarle sorprese. “Tutto bene, ha agito per pura umanità”, povera donna. C’è chi titolava che se fosse stata fatta fuori avrebbe trascinato con se mezzo PD e forse lo stesso Colle.
A chi credere? Non certo alla povera donna, che semmai da quanto si legge su di lei ne viene fuori di torbido comunque bastevole per aprire un’inchiesta che possa chiarire i rapporti suoi e di suo figlio.
Addirittura un quotidiano pubblica la foto dell’immobile dove il costruttore ospita politici, ministri, non manca nessuno, Alfano, Brunetta, Cancellieri, Bocchino, Buttiglione, Masi, Cardia, e chi più ne ha più ne metta. Ma allora? A cosa servirebbe tutto questo indagare? Avrebbe un senso se si potesse fare pulizia ma non solo di questo soggetto e del suo enfant prodige, purtroppo, tutti questi personaggi che da anni cavalcano il nostro quotidiano vivere sedendo in poltrone immeritate e per le quali non hanno alcuna preparazione continueranno ad avere la protezione del sistema ingrassandosi alle spalle dei cittadini e…della giustizia.
Voi mi direte, fosse solo questo il problema. Eh, si, leggendo il giornale, qualunque esso sia, si rimane scioccati dall’immondezzaio in cui ci ha calato il mondo dei politici.
Giri pagina ed altra dinasty cavalca l’imbroglio per spogliare il paese, Colaninno ed il suo prode figliolo “compagno della prima ora” con il quale siede nel cda della fallimentare compagnia di volo, sono diventati i maghi dell’economia italiana.
Conflitto d’interessi? macché, nulla di nulla.
Altra notizia, le tessere false del PD, ma questa non è nuova è dal ’46 che di tessere false la sinistra vive e non solo qui, ma anche nelle circoscrizioni estero è una prassi ormai a cui non ci fa caso più nessuno. Piccolo peccato…di gola.
Beh, consoliamoci allora con l’affermazione dell’on.le Adornato “deputati contro i tagli: il nostro talento va pagato”. Altro che riduzione di stipendi e di politici.
La capogruppo UDC, Silvana Noè indagata per peculato. Pare si facesse rimborsare anche la beneficenza che faceva. E che male ha mai commesso poverina, anzi lodiamo la sua trasparenza.
E su tutte queste sconcezze della sinistra il Presidente si erge per l’ennesima volta a proteggere i compagni nel timore che uno sconquasso lo tiri giù dal colle e così liquida in modo lapidario la cosa “Letta: chiarirà ogni cosa”, come dire fatevi i fatti vostri e non rompete.
La questione morale? Ma quale, non certo quella che i politici debbono affrontare, semmai quella dei cittadini che per pagare le tasse sono costretti ad ogni ripiego per giungere a fine mese.
Se dunque tra i due ventenni c’ è una qualche lontana similitudine, almeno negli spazi temporali, dov’è la piazzale Loreto? Purtroppo, c’è ed è lì davanti ai nostri occhi. Come allora chiusero la bocca anche alla Petacci, che nessuna colpa aveva se non quella di aver amato un uomo per buono o per sbagliato che fosse, appiccandola a testa in giù ad un traliccio di un distributore di benzina, oggi sono pronti a fare lo stesso con chi si affiancherà nella battaglia dell’odiato Berlusca che in qualche modo ha cercato di mettere fine all’epopea comunista.
Dunque? Questo Film non ha scritto ancora la parola fine. La storia sta presentando i conti alla sinistra un conto che va dal ’46 ad oggi, un conto fatto di arroganza, menzogne e falsità con le quali hanno distrutto e svenduto il nostro paese compiacendo i compari inglesi ed americani altro che “americani go home”.
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