“Si conclude oggi positivamente una vicenda umana angosciante”, è il commento del ministro degli Esteri, Franco Frattini, a seguito della liberazione del soldato israeliano Ghilad Shalit, “dopo più di cinque anni di detenzione – sottolinea Frattini – che non trovano fondamento in nessuna regola internazionale”.
“Mi impegnai personalmente lo scorso anno, ricevendo alla Farnesina il padre del giovane militare – ricorda il Ministro degli Esteri – a svolgere ogni opportuna azione affinché si giungesse ad una soluzione”.
“Oggi che quell’obiettivo è diventato realtà – afferma Frattini – non posso che ribadire lo stesso concetto che espressi pubblicamente con forza nella mia visita a Gaza qualche mese fa: l’accordo sullo scambio di prigionieri, restituendo al caporale Shalit il godimento dei suoi diritti umani fondamentali, drammaticamente violati in questi anni, può essere letto come un messaggio di pace e può servire da incoraggiamento per la ripresa dei negoziati”.
“I due popoli, israeliano e palestinese – conclude Frattini – vogliono la pace. Oggi mi piace pensare che alla positiva chiusura di una dolorosa vicissitudine, possa corrispondere l’apertura di una nuova pagina di speranza per la pace in Medio Oriente”.
Alla Farnesina presentazione della conferenza MED 2015 – Mediterranean Dialogues
novembre 29, 2015