L’Istituto per le Opere di Religione (IOR) ha pubblicato il suo Rapporto Annuale relativo al 2012 sul suo sito internet www.ior.va. Si tratta del primo rapporto annuale dello IOR, inteso come parte di un’ampia iniziativa volta a illustrare la missione, le attività e i dati finanziari dell’Istituto, ad essere divulgato al pubblico. Lo IOR aveva già lanciato il suo nuovo sito internet il 31 luglio di quest’anno, pubblicando tutta una serie di cifre relative al 2012.
Il Rapporto Annuale consta di un’analisi delle operazioni svolte nel 2012, di informazioni sulla corporate governance e sul contesto legale, di una previsione a livello operativo per il 2013 e del rendiconto al 31 dicembre 2012, corredato dei dati del 2011 per un più facile confronto. Il rendiconto è stato sottoposto a revisione contabile e redatto in conformità ai principi contabili International Financial Reporting Standards (IFRS).
“Con la pubblicazione del nostro Rapporto Annuale manteniamo fede al nostro impegno di garantire la trasparenza delle nostre attività, rispondendo così alle legittime aspettative della Chiesa Cattolica, dei nostri clienti, delle autorità vaticane, delle nostre banche corrispondenti e del pubblico”, afferma Ernst von Freyberg, Presidente del Consiglio di Sovrintendenza dal 26 febbraio 2013 e attuale Direttore Generale ad interim.
Lo IOR si impegna a servire la missione globale della Chiesa Cattolica, proteggendo e valorizzando il patrimonio e assicurando servizi di pagamento alla Santa Sede, alle entità correlate, agli ordini religiosi, alle altre istituzioni cattoliche, al clero, ai dipendenti della Santa Sede e ai corpi diplomatici accreditati.
“La politica d’investimento dello IOR è pensata innanzitutto per garantire la sicurezza dei beni affidatici”, spiega Ernst von Freyberg. “La nostra attenzione si concentra su una gestione conservativa e una bassa esposizione al rischio“.
L’Istituto protegge i depositi e i beni patrimoniali dei suoi clienti investendo prevalentemente in titoli a tasso fisso, titoli di Stato e depositi a termine sul mercato interbancario. In media, meno del 6 % degli attivi totali è investito in titoli azionari e in fondi gestiti esternamente.
“Oltre a proteggere il patrimonio affidato al nostro Istituto, la nostra missione è di rispondere alle esigenze dei nostri clienti offrendo loro, attraverso le nostre banche corrispondenti, servizi di pagamento rapidi, dedicati ed efficienti in termini di costi”, afferma Ernst von Freyberg. “Questo servizio globale è unico nel suo genere, considerate le dimensioni del nostro Istituto, e riflette la portata mondiale delle attività missionarie e delle opere caritatevoli dei nostri clienti”.
“Per i nostri clienti e lo IOR, il 2012 è stato un anno con ottimi risultati economici”, riassume von Freyberg. “La situazione generale dei tassi d’interesse ci ha aiutato in due modi: abbiamo approfittato prima di un alto livello dei tassi d’interesse sul nostro portafoglio titoli, in particolare all’inizio dell’anno, e poi dell’aumento del valore di mercato di questi titoli”.
Nel 2012 l’Istituto ha registrato un utile netto di 86,6 milioni di euro (2011: 20,3 milioni di euro). Ciò ha consentito allo IOR di apportare un contributo di 54,7 milioni di euro al budget della Santa Sede e di destinare 31,9 milioni di euro alla riserva rischi operativi generali (riserva di utili non distribuiti). Dal conto economico dello IOR emergono:
interessi netti per 52,2 milioni di euro (-19,6%), risultanti dalla differenza tra gli interessi maturati sugli attivi e quelli dovuti ai clienti;
12,2 milioni di euro (+19,6%) di commissioni nette sulle gestioni patrimoniali e su altre operazioni; e
51,1 milioni di euro (2011: -38,2 milioni di euro) di proventi netti da negoziazione, che comprendono sia gli utili/perdite conseguiti dai titoli venduti durante l’anno, sia gli utili/perdite non realizzati sul valore totale dei titoli al 31 dicembre 2012.
I costi operativi ammontano a 23,9 milioni di euro (+ 12%) e comprendono i costi per il personale, i contributi pensionistici, spese generali e consulenze di professionisti.
Nel 2012 allo IOR sono stati affidati beni di clienti per 6,3 miliardi di euro, ripartiti in 2,3 miliardi di euro in depositi, 3,2 miliardi di euro in contratti di gestione patrimoniale a cura dello IOR ed 0,8 miliardi di euro in contratti di custodia titoli. Secondo i principi contabili IFRS, un totale di 4,1 miliardi di euro di questi attivi è riportato nel bilancio dello IOR mentre i restanti 2,2 miliardi di euro sono rilevati fuori bilancio.
Il capitale netto è aumentato da 741 milioni di euro a 769 milioni di euro (+3,6%), che per lo IOR significa un solido equity ratio pari al 15,4%.
“Complessivamente, prevediamo che il 2013 sarà segnato da spese straordinarie legate al processo di riforma e riorganizzazione in corso e dagli effetti prodotti dai tassi di interesse in aumento”, dichiara von Freyberg.
Al momento Promontory Financial Group sta eseguendo per conto dello IOR un esame di tutte le relazioni con i clienti e delle procedure attuate contro il riciclaggio di denaro. Allo stesso tempo, lo IOR sta traducendo in pratica provvedimenti idonei a migliorare le sue strutture e procedure. Questo processo è stato avviato nel maggio 2013 e ci si aspetta che giunga al termine, per ampia parte, per la fine del 2013.
Il 4 luglio 2013 il Consiglio di Sovrintendenza ha approvato all’unanimità una nuova policy per la gestione della clientela in linea con lo Statuto dello IOR e la definizione di cliente pubblicata sul sito web www.ior.va in data 31 luglio 2013. Lo stesso giorno, il Consiglio ha anche confermato la nomina di Rolando Marranci a Vice Direttore e di Antonio Montaresi alla carica di nuova istituzione di Chief Risk Officer.
“Stiamo lavorando duramente per migliorare la governance e l’operatività dell’Istituto per rispettare la missione affidata allo IOR dal suo Statuto, ovvero quella di tutelare i fondi destinati alle opere di religione”, aggiunge Ernst von Freyberg.
L’Istituto per le Opere di Religione (IOR) è stato fondato il 27 giugno 1942 per decreto papale. È un’istituzione nata per servire in tutto il mondo la Santa Sede e i suoi clienti legati alla Chiesa Cattolica. Le sue origini risalgono alla “Commissione ad pias causas” fondata nel 1887 da Papa Leone XIII.
Lo scopo dello IOR è stabilito dal suo Statuto, modificato da Papa Giovanni Paolo II nel 1990, e dalle norme collegate. Esso consiste nel “provvedere alla custodia e all’amministrazione dei beni trasferiti o affidati all’Istituto medesimo da persone fisiche o giuridiche e destinati ad opere di religione e carità. L’Istituto può accettare depositi di beni da parte di enti e persone della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano”.
Lo IOR si impegna a servire la missione globale della Chiesa Cattolica proteggendo e valorizzando il patrimonio e assicurando servizi di pagamento in tutto il mondo alla Santa Sede, alle entità correlate, agli ordini religiosi, alle altre istituzioni cattoliche, al clero, ai dipendenti della Santa Sede e ai corpi diplomatici accreditati.
Al 31 dicembre 2012, risultavano affidati allo IOR beni di clienti (inclusi depositi, beni in custodia e gestiti in portafogli) per un totale di 6,3 miliardi di euro e un patrimonio netto di 769 milioni di euro.
Lo IOR ha sede esclusivamente sul territorio sovrano dello Stato della Città del Vaticano. L’Istituto è soggetto alla vigilanza e alla regolamentazione dell'”Autorità di Informazione Finanziaria” (AIF), l’organismo di controllo finanziario dello Stato della Città del Vaticano.
Il 24 giugno 2013, Papa Francesco ha nominato una Commissione Pontificia incaricata di formulare proposte per il futuro dell’Istituto.
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