L’ambasciatore italiano in Giordania, Patrizio Fondi (nella foto, al centro l’ambasciatore italiano Fondi, a sinistra il responsabile della cooperazione Yaaqba), ad appena due settimane dal suo arrivo nel Regno Hascemita, ha già intrapreso la propria attività con la visita al poliambulatorio italiano, gestito dai Servizi Medici Reali (RMS – Royal Medical Services), presso il campo profughi siriano di Zaatari.
La visita a Zaatari, domenica 3 marzo, è stata preceduta dall’incontro con il Direttore Generale della Royal Medical Services, il Maggiore Generale Abdel Aziz Zyadat, accompagnato dal Vice Direttore, Maggiore Generale Khalaf Jader Al Sarhan, che hanno accolto il nuovo ambasciatore italiano, accompagnato dall’esperto di cooperazione Amjad Yaaqba.
Il Direttore Generale e il vice direttore della Royal Medical Services hanno fornito un briefing sulla situazione dei rifugiati siriani in Giordania e sull’ottimo partenariato che si è stabilito tra i Servizi Medici Reali e la Cooperazione italiana allo sviluppo nella gestione congiunta del poliambulatorio da campo donato dal governo italiano sin dallo scorso agosto per sostenere gli sforzi del governo giordano nel fronteggiare la grave crisi umanitaria ancora in corso.
All’arrivo al campo di Zaatari, l’Ambasciatore italiano è stato ricevuto dal Direttore dell’ospedale da campo italo-giordano il Dottor Jihad Al Makhzoumi, il quale ha avuto modo di illustrare all’ambasciatore Fondi, le attività di assistenza sanitaria fornite dalla struttura ospedaliera che, negli ultimi mesi, a causa del crescente numero di rifugiati siriani all’interno del campo, offre la propria assistenza a circa 400 pazienti al giorno, con un impegno notevole, visto che all’inizio l’ospedale era stato pensato per fornire assistenza sanitaria ad un massimo di 100 pazienti al giorno.
Il governo italiano, attraverso la Direzione Generale della Cooperazione Italiana allo Sviluppo del MAE, ha continuato a fornire assistenza logistica all’ospedale da campo mediante forniture mediche, medicinali, attrezzature elettriche (generatore elettrico) e moduli prefabbricati per la sistemazione logistica del personale medico e paramedico delle RMS in servizio presso la struttura ospedaliera. Ed anche oggi, l’ambasciatore Fondi, ha colto l’occasione della sua prima visita al campo di Zaatari, per consegnare una significativa fornitura di medicinali di vario genere per il trattamento delle malattie respiratorie, il diabete, l’ipertensione, la salute riproduttiva e l’assistenza pediatrica.
L’ambasciatore italiano ha confermato l’intenzione del governo italiano di continuare a sostenere il governo giordano nel fronteggiare la crisi umanitaria siriana, come è giusto che sia tra due Paesi amici quando ci si trova a fronteggiare momenti così difficili, nonostante le ristrettezze finanziarie imposte dalla crisi internazionale anche all’Italia.
Il sostegno italiano nei confronti dell’ospedale da campo gestito dalla RMS, ha annunciato l’Ambasciatore, continuerà con la fornitura a breve di ulteriori attrezzature e di almeno due moduli prefabbricati per ospitare una nuova farmacia ed un ulteriore sala d’attesa per evitare sovraffollamento e garantire comfort ai numerosi pazienti in attesa, in maggioranza donne e bambini ed anziani con patologie croniche. Inoltre, si è discusso della possibilità di estendere il servizio di pronto soccorso che sarà presto garantito 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
La visita è proseguita all’interno del campo con l’incontro con le rappresentanze in loco delle maggiori agenzie di assistenza umanitaria internazionali operanti all’interno del campo, l’UNHCR, UNICEF, WFP, WHO, alle quali il governo italiano ha già nello scorso anno garantito un sostegno concreto.
Al termine degli incontri con i rappresentanti delle diverse agenzie delle Nazioni Unite, l’Ambasciatore italiano, accompagnato dal Primo Segretario Gianpaolo Neri, dall’esperto di cooperazione Amjad Yaaqba e dall’addetto militare colonnello Lucio Gatti, ha visitato l’ospedale militare di Mafraq, dove è stato ricevuto dal Maggiore Generale Suleiman Al Abbadi e da alti funzionari dei Servizi Medici Reali.