A Gravellona Lomellina, in provincia di Pavia, nei giorni scorsi si è tenuta la cerimonia di consegna della casa domotica donata dall’Associazione Nazionale Alpini al caporal maggiore Luca Barisonzi, alpino dell’8° reggimento gravemente ferito in Afghanistan il 18 gennaio del 2011.
All’evento hanno partecipato il capo di stato maggiore dell’Esercito generale di corpo d’armata Claudio Graziano, il presidente dell’ANA Corrado Perona, il comandante delle truppe alpine generale Alberto Primicerj, il sindaco di Gravellona Lomellina Francesco Ratti, l’Ordinario Militare per l’Italia monsignor Vincenzo Pelvi.
Nel corso del suo intervento, il generale Graziano ha espresso parole di gratitudine al Presidente Corrado Perona, per essersi fatto promotore di questa esemplare iniziativa che, ancora una volta, evidenzia il forte legame tra i soldati in congedo e quelli in servizio ed il ruolo di riferimento che l’Associazione Nazionale Alpini ha assunto per l’intera comunità nazionale attraverso la sua quotidiana opera a supporto della popolazione e delle Istituzioni.
Rivolgendosi a Luca Barisonzi, il generale Graziano ha detto: “a Luca mando un messaggio forte e fermo: adesso finisce una fase e ne comincia un’altra di stabilizzazione. Certamente la vicinanza dell’Esercito, delle Autorità della Provincia, dell’Associazione Nazionale Alpini, dovrà continuare, come continuerà con tutti i suoi commilitoni feriti, tutti loro sono per noi uguali”.
“Grazie a te Luca per il coraggio che hai negli occhi e per essere rimasto orgoglioso dell’uniforme”. Il Generale Graziano ha poi aggiunto che: “Quando Luca è stato ferito è cominciato un percorso che ha avuto successo e che sta avendo successo, grazie al suo spirito, al sostegno della sua famiglia, degli Alpini, dell’Esercito e dei suoi commilitoni, di questa famiglia militare orgogliosa di avere le stellette e orgogliosa di essere pronta a intervenire tanto per le calamità quanto per supportare le forze di polizia, quanto per aiutare le popolazioni, quanto, se necessario, di nuovo senza ipocrisie, di impiegare la forza se questo è l’ordine, se questa è la necessità”.
Con queste parole, il generale Graziano e il cavaliere Perona, hanno consegnato le chiavi della casa al caporal maggiore Barisonzi, procedendo, dopo la benedizione religiosa, al taglio del nastro augurale.
La cerimonia di inaugurazione è stata preceduta dallo scoprimento, da parte del capo di stato maggiore dell’Esercito e del sindaco di Gravellona Lomellina, della targa di intitolazione, “via degli alpini”, della strada in cui si trova la “casa per Luca”.
La costruzione dell’abitazione è stata resa possibile grazie al progetto “Una casa per Luca”, nell’ambito del quale l’ANA si è fatta promotrice dell’iniziativa, coordinando una raccolta dei fondi provenienti non solo dagli alpini ma anche da Associazioni, imprese e privati cittadini.
I lavori, che consentiranno all’Alpino Barisonzi di vivere in una casa senza barriere architettoniche e tecnologicamente attrezzata, sono iniziati lo scorso 11 novembre, con la posa della prima pietra da parte del Presidente Nazionale dell’A.N.A. e del Comandante delle Truppe Alpine, generale Primicery.
Gli alpini hanno ideato, progettato e realizzato interamente la struttura che sfiora il valore di 1.300.000 euro, dei quali oltre 800.000 arrivati dalla campagna di raccolta fondi.
Dopo soli sei mesi di lavoro, duranti i quali sono stati impegnati oltre 130 volontari dell’Associazione per 7.200 ore di lavoro, è stato realizzato questo edificio avveniristico, unico in Italia per la sua avanzata tecnologia.
La casa di 410 metri quadri sorge su un terreno di quasi mille metri ed è dotata di completa autosufficienza termica ed energetica grazie a un impianto fotovoltaico. Porte, luci e acqua saranno attivabili a comando vocale, dalla carrozzina si possono controllare elettrodomestici, un sistema di scivoli consente l’autonomia di movimento. Tecnicamente la casa può ospitare fino a sei disabili.
La casa è di proprietà della Fondazione ANA Onlus ed è concessa a Luca Barisonzi in diritto d’abitazione.
Luca Barisonzi viene colpito, il 18 gennaio 2011, da un terrorista infiltrato nella basa avanzata Highlander, nella provincia di Bala Murghab, al confine con il Turkmenistan. Nell’attentato perde la vita il suo compagno di pattuglia, il caporalmaggiore Luca Sanna; Barisonzi, ferito al collo e al torace, resta immobilizzato.
Il 16 novembre 2011, al caporal maggiore Luca Barisonzi è stata conferita la Croce d’Onore con la seguente motivazione:
“Alpino dell’8 Reggimento dalle straordinarie qualità morali e professionali, impiegato in operazioni in Afghanistan, si prodigava, con eccezionale spirito di abnegazione ed entusiasmo, nell’assolvimento dei propri compiti. Il 18 gennaio 2011, nell’ambito del presidio dell’avamposto “Highlander”, nei pressi di Bala Murghab, veniva avvicinato da un infiltrato nell’esercito afghano con un vile stratagemma e fatto segno a fuoco con alcuni colpi di fucile esplosi dallo stesso, che gli causavano gravissime ferite. Fulgidissimo esempio di elette virtù militari, ha evidenziato altissimo attaccamento al servizio e non comune senso del dovere, rendendo onore agli ideali di pace e solidarietà tra i popoli. Bala Murghab (Afghanistan), 18 gennaio2011”.
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ottobre 27, 2014