Oggi, presso la base “Millevoi” a Shama nel Libano del sud ha avuto luogo il passaggio di responsabilità alla guida del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil (United Nation Interim Force in Lebanon).
Ad avvicendarsi: la brigata meccanizzata “Aosta”, comandata dal generale Gualtiero Mario De Cicco sostituita dalla brigata meccanizzata “Pinerolo”, comandata dal generale Carlo Lamanna.
La cerimonia è stata presieduta dal Capo di stato maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate che nel corso del suo discorso ha posto l’accento sul significato e sull’importanza che il paese attribuisce alla missione in Libano, riconoscendo la bontà del lavoro svolto dai nostri militari, negli sguardi delle autorità libanesi intervenute.
Insieme al Capo di stato maggiore della Difesa il comandante di Unifil: generale di divisione spagnolo Alberto Asarta Cuevas, autorità civili, religiose e militari libanesi e folte rappresentanze dei diversi contingenti di Unifil.
Durante gli ultimi sei mesi, il contingente multinazionale del Settore Ovest guidato dal generale De Cicco, composto da 1550 soldati italiani e da ulteriori 2200 militari provenienti da Ghana, Corea del sud, Malesia, Irlanda, Slovenia e Brunei, ha operato in stretto coordinamento con le Forze Armate Libanesi per garantire sicurezza e stabilità nel Sud del Libano.
Sono state effettuate più di 43.000 attività operative per il controllo del territorio e della “Blue Line”, di cui oltre 16.000 svolte dai soldati dell’Aosta, autonomamente o congiuntamente alle Forze Armate Libanesi, in aderenza al mandato concesso dalla risoluzione 1701 (2006) delle Nazioni Unite.
Tra le attività svolte dal contingente italiano militare c’è l’attività svolta nel settore della cooperazione militare e civile. Sono stati finalizzati 63 progetti e 16 donazioni di materiali a favore della popolazione e delle Forze Armate libanesi.
Per i militari della brigata Pinerolo, composta da 1080 uomini e donne dell’Esercito italiano, si tratta della prima missione nella “Terra dei Cedri”, ove permarranno nei prossimi sei mesi continuando a svolgere i delicati compiti che i Caschi Blu italiani svolgono da settembre 2006 nell’area di responsabilità compresa tra il fiume Litani e la “Blue Line”.
Il comandante di Unifil presiede un incontro tra forze armate libanesi e israeliane
dicembre 6, 2012