(di Clara Salpietro) – I teatri operativi in cui recentemente le Forze armate italiane sono state impiegate, hanno evidenziato anche il ruolo, svolto dall’elicottero da esplorazione e scorta A129 Mangusta, di Quick Reaction Alert, una sorta di pronto intervento deputato a soccorrere le pattuglie rimaste isolate dall’avversario o in contatto balistico con esso.
Negli ultimi anni, soprattutto nel teatro operativo afghano, sono aumentati gli episodi di Troops In Contact (TIC) che hanno richiesto l’intervento dei Mangusta per risolvere la situazione; per fare ciò numerosi elicotteri sono stati colpiti ma senza riportare gravi danni e rientrando sempre alla base senza problemi, grazie alle blindature di cui dispongono le parti vitali della macchina.
L’impiego dei Mangusta contro obiettivi terrestri ben si coniuga con le regole di ingaggio del teatro afghano, infatti, data l’estrema precisione del cannone unita alla capacità visionica diurna e notturna, è possibile colpire obiettivi puntiformi minimizzando i rischi di blue on blue o di danni collaterali a strutture civili.
Date le particolarità dell’elicottero ovvero, volo lento, a bassa quota e contatto radio con le truppe a terra, gli elicotteri possono essere chiamati da qualsiasi unità sul terreno, anche se non precipuamente dedicata al controllo aereo avanzato, rendendo così molto più rapido il processo cinetico contro l’avversario.
Queste missioni non sono comunque scevre da pericoli e bene lo hanno dimostrato i militari recentemente decorati che conducevano con perizia la macchina, a stretto contatto balistico con gli assalitori, e consentendo più volte al personale a terra anche di contingenti di altre Nazioni di salvarsi.
Al colonnello Giuseppe Potenza (foto sotto) è stata conferita per decreto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, su proposta del ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, la medaglia di bronzo al valore dell’Esercito, con la seguente motivazione: “Pilota di elicottero e comandante del gruppo di volo della task force “Fenice” nell’ambito dell’operazione ISAF, riceveva il compito di decollare per supportare un posto di controllo della polizia nazionale afghana sotto attacco degli insorti. Giunto sull’obiettivo, sebbene investito da fuoco nemico, reagiva con spiccato coraggio e, dopo quasi un’ora di combattimento, neutralizzava la minaccia garantendo la tenuta della posizione. Chiarissimo esempio di comandante, contribuiva ad accrescere il prestigio dell’Esercito nel contesto internazionale. Herat (Afghanistan), 25 marzo 2010”.
Potenza, che all’epoca dei fatti aveva il grado di tenente colonnello, è nato a Foligno il 17 febbraio 1966. Nel suo curriculum figurano due anni di comando al 48° Gruppo Squadroni elicotteri “PAVONE”, del 7° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Vega” di stanza a Rimini. A settembre del 2011 il colonnello Potenza ha lasciato Rimini per assumere un nuovo incarico alle dirette dipendenze dello stato maggiore dell’Esercito, presso il Centro di Simulazione e Validazione di Forza Armata a Civitavecchia.
Non si tratta comunque dell’unica onorificenza che è stata conferita a piloti degli A129 Mangusta, il 10 maggio, infatti, a Viterbo nel corso della cerimonia del 61° anniversario della costituzione dell’Aviazione dell’Esercito (Aves), è stata conferita, la medaglia d’oro al valor dell’Esercito al colonnello Marco Centritto (foto sotto), con la seguente motivazione:
“Comandante di unità elicotteri, con fermezza e rara lucidità, conduceva diverse operazioni a supporto delle forze impegnate a contrastare aggressioni perpetrate da elementi ostili. Alla guida dell’aeromobile, benché colpito dal fuoco avversario in più punti del velivolo, con manifesto rischio della propria vita completava le missioni di volo e perseverava nel garantire il prezioso supporto di fuoco. Grazie alla pronta capacità di reazione, all’indomito coraggio e all’efficacia dell’azione, riusciva a neutralizzare la minaccia e a completare con successo le missioni affidategli. Fulgido esempio di ufficiale che ha tenuto alto il prestigio dell’Esercito italiano nel contesto multinazionale ed internazionale. Bala Murghab (Afghanistan) 10-14 giugno 2009”.
Conferita la medaglia d’argento al valor dell’Esercito al colonnello Andrea Ascani, con la seguente motivazione:
“Ufficiale pilota di elicottero in missione di soccorso a un posto della polizia afghana attaccato da insorti, manovrava a bassa quota per identificare con certezza la minaccia, evitando di coinvolgere nell’azione truppe amiche e civili presenti nell’area. A rischio della propria vita, benché fatto segno a fuoco e con il proprio elicottero colpito, proseguiva nell’azione riuscendo a neutralizzare gli elementi ostili e consentendo di mantenere il possesso del posto di controllo a presidio di una fondamentale via di comunicazione. Fulgido esempio di ufficiale che, con coraggio e determinazione, ha contribuito a dare lustro all’Esercito italiano. Farah (Afghanistan), 28 agosto 2009”.
Conferita la medaglia di bronzo al valor dell’Esercito al maggiore Stefano Salvadori, con la seguente motivazione:
“Ufficiale pilota di elicottero, partecipava a molteplici missioni utilizzando l’aeromobile con estrema competenza e perizia. In particolare, impiegato a nord di Farah in una missione di supporto aereo ravvicinato in soccorso a un posto di controllo della polizia afghana sottoposto ad attacco, con sprezzo del pericolo manovrava a bassa quota per identificare la minaccia. Benché l’aeromobile fosse stato colpito, proseguiva con efficacia l’azione di contrasto , fino alla neutralizzazione delle sorgenti di fuoco ostili. Splendida figura di ufficiale che ha elevato il prestigio dell’Esercito italiano in un contesto multinazionale ed internazionale. Tshin e Afghani (Afghanistan) 28 agosto 2009”.
Le decorazioni al Valore e al Merito dell’Esercito sono disciplinate dall’art. 1433 del D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 e dall’art. 825 del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 90.
Le medaglie d’oro e d’argento al valore dell’Esercito sono concesse a coloro che, in condizioni di estrema difficoltà, hanno dimostrato spiccato coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita a manifesto rischio per salvare una o più persone in grave pericolo oppure per impedire o diminuire comunque il danno di grave disastro.
L’importanza degli elicotteri A129 Mangusta nei teatri operativi – Decorati tre piloti dell’Esercito italiano
febbraio 4, 2013